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Biblioteca del Seminario di Casale

Con Gionata Brusa catalogazione del Fondo Manoscritti
L’estate non ferma le attività della Biblioteca del Seminario di Casale, dove ad agosto si lavora “dietro le quinte”.
Proprio in questi giorni è infatti in corso la seconda tranche di catalogazione del Fondo Manoscritti, per opera del paleografo vercellese – ma da anni attivo come docente in diverse università europee, tra cui quelle di Wurzburg, in Germania, e Cracovia, in Polonia – Gionata Brusa.
Il lavoro dello studioso prevede l’identificazione e la descrizione di alcuni dei circa 300 volumi manoscritti conservati in Biblioteca, e il successivo riversamento dei dati su “Manus online”: un database che comprende la descrizione dei manoscritti conservati nelle biblioteche italiane pubbliche, ecclesiastiche e private. Il censimento, avviato nel 1988 a cura dell'Istituto centrale per il catalogo unico e le informazioni bibliografiche (ICCU), si pone come obiettivo l'individuazione e la catalogazione dei manoscritti prodotti dal Medioevo all'età contemporanea.
Dal 2024, grazie ai fondi 8xmille alla Chiesa Cattolica, una parte dei quali è destinata ai Beni Culturali ecclesiastici, è iniziata la catalogazione di questo importante nucleo librario, che conserva volumi di grande pregio e interesse.
Tra questi citiamo i quattro volumi del 1495 contenenti il commento di Paulo Veneto alla Metafisica di Aristotele, appartenuti al vescovo Antonio Trombetta che li fece copiare a Padova, quando ricopriva il ruolo di magister presso l’università, che si caratterizzano per la bellissima decorazione che sembra essere stata dipinta ieri (divertente lo stemma con le due trombe incrociate, che richiama il cognome del committente).
Ancora più antico, il codice francese databile alla fine del XII secolo (tra 1176 e 1220) in cui è riconoscibile la mano di tre copisti diversi che hanno raccolto in un unico volume altrettanti commenti teologici al libro biblico di Isaia, con una decorazione più sobria e semplice, ma di grande eleganza.
Il lavoro di catalogazione durerà diversi anni ed è un’operazione di grande importanza per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio della Biblioteca del Seminario; un altro tassello di questo complesso mosaico è stata la pubblicazione, sull’ultimo numero della rivista “Monferrato Arte e Storia” (n. 36, alle pagg. 99-119) di un articolo firmato dalla bibliotecaria Bruna Curato dal titolo “Gli incunaboli della Biblioteca del Seminario di Casale Monferrato e i primi studi sulla biblioteca di Benvenuto Sangiorgio”, dedicato a un altro fondo librario di grande valore.