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Consegna premio Osta

vacanza di studio a Dublino ed Edimburgo

Sono gli studenti casalesi Manuela Hoxa della classe 4A e Andrea Mussano della 4B dello Scientifico Palli, seguiti dalle insegnanti Tiziana Portalupi e Luisa Candiani, i vincitori della vacanza di studio a Dublino ed Edimburgo finalizzata al perfezionamento della padronanza della lingua inglese. Il premio, giunto all’undicesima edizione, è stato generosamente offerto da Fulvia e Giorgio Osta nel ricordo dell’imprenditore monferrino Francesco, di cui ricorre il centenario della nascita.

Ha fatto gli onori di casa il preside Riccardo Calvo che ha ricordato l’importanza dell’iniziativa, frutto della sensibilità della famiglia e occasione per riflettere sull’andamento dell’anno scolastico giunto alla sua conclusione e per sottolineare l’importanza dello studio delle lingue come momento formativo e di intercettazione di altre culture. Dionigi Roggero, dopo aver sottolineato lo stretto rapporto di continuità tra il premio Negri e il premio Osta, ha tracciato il profilo di Francesco Osta, nato nell’aprile 1919 a Pozzengo di Mombello e scomparso a Casale nel luglio 2005, all’età di 86 anni, fondatore della Rotomec di San Giorgio Monferrato, diventata nel giro di pochi anni diventa uno dei poli più importanti nel settore macchine per la stampa rotocalco e nel trattamento di materiali per imballaggio. “Chi ha scoperta l’America? Fra storia, mito, ideologia, informazione e disinformazione”, è stato il tema della “lectio magistralis” a due voci affidata ai docenti universitari Mario Negri e Renato Gendre. Il casalese Negri docente della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano, si è soffermato sul nome del nuovo continente dato da Amerigo Vespucci e sulle scoperte, a partire da quella vichinga risalente al Mille, mentre il merito di Colombo è quello di aver seguito una rotta mirabile, ancor oggi considerata la migliore per attraversare l’Atlantico dalle Canarie. Il collega Gendre, già docente presso l’Università di Torino, ha analizzato il processo di “decolombizzazione” della scoperta del continente americano, attraverso l’analisi delle diverse testimonianze, ma soprattutto alla luce dell’importante riflessione metodologica sulla “scoperta perduta” delle imprese vichinghe rispetto ai viaggi di Colombo, cui va il primato in quanto solo dopo di lui le nuove terre entrano definitivamente nella coscienza e mella storia dell’Europa.

Al termine della mattina la signora Fulvia Osta, dopo essersi complimentata con le insegnanti per l’alto livello di conoscenza linguistica di tutti i partecipanti alla prova, ha consegnato ai vincitori l'ambito premio e ringraziato a nome della famiglia il preside, i relatori e tutti gli studenti presenti.

d.r.