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Casale nella Divina Commedia

Il 25 marzo sarà “Dantedì” - Inserimento nazionale?

Nell’opera intitolata “Letteratura europea e Medio Evo latino”, pubblicata nel lontano 1948, il grande studioso  tedesco Ernst Robert Curtius, scomparso a Roma nel 1956, ricordava che la personalità del Sommo Poeta “sovrasta con la sua statura i secoli”, ma soprattutto con la “Divina Commedia” ancor oggi leggibile nella lingua originale, ha segnato in profondità l’identità culturale dell’Italia. È forse questo uno dei motivi per cui il Consiglio dei ministri ha appena deciso che il 25 marzo sarà “Dantedì”, la giornata che segna l’inizio del viaggio dantesco nell’aldilà resterà fissata in calendario anche dopo le celebrazioni per i 700 anni dalla morte.

Fino all’ultimo era rimasta in alternativa la data della sua scomparsa a Ravenna, che cadrà il 14 settembre 2021. È stata così accolta la proposta del giornalista del “Corriere della Sera” Paolo Di Stefano di istituire una giornata in memoria del “padre della lingua italiana” nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università e in tutte le associazioni culturali. Per ora la prima grande realtà a livello nazionale che ha dato disponibilità è Poste Italiane con la presentazione, lo scorso 10 gennaio a Roma, da parte dell’amministratore delegato dell’azienda Matteo Del Fante e del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini del progetto.

Tra gli oltre 320 progetti presentati entro lo scorso 31 dicembre il Comitato nazionale per le celebrazioni, presieduto dal noto filologo Carlo Ossola, ha scelto i 70 piccoli comuni italiani legati alla vita o all’opera del poeta fiorentino.

Tra le altre iniziative la diffusione nel 2021 di un nuovo francobollo, dopo la serie emessa nel dicembre 1921 in occasione del VI centenario della morte di Dante del valore di 15, 25 e 40 centesimi.

La nostra città, una delle 80 località italiane citate nella mappa geopolitica della Divina Commedia, non ha potuto partecipare al progetto, ma si crede che il numero possa ancora aumentare. Siamo certi che avrà modo di valorizzare le figure storiche del marchese di Monferrato Guglielmo VII e di Ubertino da Casale, il frate francescano di cui la Biblioteca del Seminario conserva la prima edizione a stampa dell’opera “Arbor Vitae Crucifixae Jesu”.

Dionigi Roggero

FOTO. Dante dell'artista alessandrino Riccardo Guasco