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Il commercialista casalese Gotta alla maratona di Atene

Una gara storica

Domenica scorsa Stefano Gotta, commercialista casalese, associato di un noto studio, ha corso la maratona di Atene, la prima, vera e unica maratona.

La gara infatti rievoca la corsa compiuta da un oplita ateniese al termine della battaglia di Maratona. Era il 490 a.C. e i Persiani minacciavano le città greche e le loro libertà. Era in atto la prima delle guerre persiane. A capo dell’esercito, il grande generale ateniese Milziade, con circa diecimila uomini. Dopo cinque giorni di stallo, i Persiani decisero di rimbarcare le truppe, per attaccare direttamente Atene.

A quel punto Milziade ordinò l'avanzata e i Persiani cedettero e si ritirarono sulle navi. Erodoto, storico greco, racconta che i Persiani persero oltre 6.400 uomini contro i 192 degli ateniesi. Gli Ateniesi marciarono il più velocemente possibile verso Atene, riuscendo a precedere i Persiani che, vedendo la propria occasione sfumata, fecero ritorno in Asia.

La battaglia di Maratona segnò uno spartiacque nelle guerre greco-persiane poiché mostrò ai Greci che i Persiani potevano essere battuti e fu l'ispirazione per la corsa omonima. La storia narra infatti che Filippide, dell’esercito ateniese, corse ininterrottamente da Maratona ad Atene per annunciare la vittoria e, giuntovi, morì per lo sforzo. Il mito di tale impresa è resistito nei secoli fino a ispirare l'ideazione della gara podistica della maratona, che nel 1896 fu introdotta nel programma ufficiale della prima edizione dei giochi olimpici moderni tenutisi ad Atene.

“Credo che correre questa maratona, respirando la storia e comprendendo il sacrificio di un uomo per la propria patria sia il solo modo per capire il significato profondo di questa gara. – spiega  Gotta, appena passato il traguardo -Senza correre questi 42,195 km che separano Maratona da Atene, non ha senso affrontare le altre gare, che oggi si corrono nel mondo, da Roma a Milano, Londra e New York, solo per citarne alcune. Nessuna gara emoziona così!”, conclude stringendo la medaglia con gli occhi lucidi, tra una folla di atleti commossi come lui..

La gara è un simbolo di pace e ne sono testimonianza intanto rami di ulivo tra i capelli dei corridori.

La cultura dello sport è forte ad Atene: tifo da stadio lungo tutto il percorso con coinvolgimento di scuole e gruppi musicali. Tutta la città si è sentita partecipe, vestendone i coloriri e onorando i corridori.

Al suo suo attivo, il casalese Gotta ha le maratone di Roma, Amsterdam e Verona, numerosissime mezze maratone e nel futuro non è attratto dalle gare nelle famose città ma da quelle in paesi caratterizzati da realtà economico sociali difficili, come il Nepal o l’India.