Notizia »
Cantiere Speranza
Giovedì 29 Carlo Musso coautore di Spera autobiografia- testamento di Papa Francesco
Il casalese Carlo Musso che ha raccolto come coautore per volontà di Papa Francesco la sua autobiografia- testamento intitolata "Spera" incontrerà il pubblico di “Cantiere Speranza” giovedì 29 maggio, alle ore 21,00, all’auditorium Sant'Antonio e presenterà un testo che nelle intenzioni di Francesco avrebbe dovuto vedere la luce solo dopo la sua morte.
Il grande “Giubileo della Speranza” e le esigenze del tempo hanno spinto Francesco ha diffonderlo all'inizio dell' Anno Santo per aiutare il popolo di Dio a ritrovare la strada della speranza nell'anno ad essa dedicato.
Dialogheranno con Carlo Musso tre lettori straordinari del testo i vescovi Gianni Sacchi, Alceste Catella e Luciano Pacomio.
L'autobiografia di Papa Francesco è davvero completa e la sua stesura ha impegnato gli ultimi 6 anni.
Procede dai primi del Novecento, con le radici italiane e l'avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi attraverso l'infanzia, gli entusiasmi e i turbamenti della giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l'intero pontificato e il tempo presente. Nel raccontare con intima forza narrativa le sue memorie (non tralasciando affatto le proprie passioni), Francesco affronta senza alcuna dissolvenza anche i nodi cruciali del pontificato e sviluppa con coraggio, schiettezza e profezia i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità: guerra e pace (compresi i conflitti in Ucraina e Medio Oriente), migrazioni, crisi ambientale, politica sociale, condizione femminile, sessualità, sviluppo tecnologico, futuro della Chiesa e delle religioni. Il volume è arricchito da alcune straordinarie fotografie, anche private e inedite, provenienti dalla disponibilità personale di papa Francesco.
Questo romanzo di una vita ricco di aneddoti illuminanti, riflessioni assai arricchenti e al tempo stesso un grande testamento morale e spirituale che oggi possiamo leggere a poche settimane dalla scomparsa del Papa e che può essere davvero utilizzato come stimolo a continuare a fare i conti con il carisma straordinario del Papa che ebbe il coraggio di chiamarsi come il Santo di Assisi.






