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Naila Clerici al Castello per gli Indiani

Incontro domenica alle 17 con la presidente di Torino Soconas Incomindios e docente universitaria di popolazioni indigene

 

Dopo l’affollata inaugurazione di sabato scorso 13 settembre dI “Indiani d’America, Il Popolo del Grande Spirito”, allestita al castello -Manica  Lunga- da Mauro Galfrè (alta affluenza di visitatori  anche domenica), la mostra prosegue il suo cammino sul “sentiero di pace” verso il prossimo week end. Galfrè si è detto molto soddisfatto dall’arrivo di curiosi e appassionati provenienti da oltre il Piemonte.

Si sono aggiunti all’esposizione due "reperti": un dipinto di grandi dimensioni, un "Villaggio indiano", opera del pittore casalese Gino Ardito, prestata da Francesco Ardito, proprietario anche della seconda opera che è un pezzo storico per Casale: si tratta dell’insegna originale della sede di “Ginocchio Ferito”, uno dei primi collettivi culturali alternativi, che negli anni ’70 era il luogo d’incontro di giovani attivisti, artisti, musicisti, poeti e sognatori che stampavano un proprio giornalino, nello stesso periodo in cui anche il movimento degli “Indiani Metropolitani” era attivo nelle grandi città. Il nome dell’associazione, che aveva sede in piazza Baronino, era la traduzione italiana di Wounded Knee, l’ultimo massacro compiuto nel 1890 dall’esercito degli Stati Uniti, che trucidò una tribù di trecento pacifici Sioux Miniconjou, in maggioranza donne, vecchi e bambini, che in mezzo alla tormenta di neve cercava di raggiungere la salvezza nella riserva di Pine Ridge.

Torniamo alla Manica Lunga dove domenica pomeriggio 21 settembre, ci sarà il primo degli eventi programmati in mostra: sarà presente Naila Clerici  (foto) presidente dell’associazione culturale di Torino Soconas Incomindios e direttrice dal 1984 della rivista Tepee, il più importante organo d’informazione in Italia dedicato alla divulgazione della storia dei Nativi Americani e alla loro cultura, che approfondisce argomenti sul tema, su libri, film e qualsiasi evento o notizia dedicati a loro. La studiosa incontrerà poi il pubblico alle ore 17,00 in una riunione informale e verranno affrontati argomenti inerenti alla storia dei Nativi, come le tragiche vicende che ne decretarono l’occultazione forzata, la cinematografia Hollywoodiana, le condizioni di vita attuali nelle riserve e molto altro.

Naila Clerici, laureatasi all’Università di Genova in Lingue, Letterature Straniere e in Lettere con Indirizzo Storico, è stata poi docente di Storia delle Popolazioni Indigene presso la stessa Università. Ha conseguito un Master in Native American Studies alla University of Oklahoma, in seguito ha soggiornato spesso negli Stati Uniti e Canada, per condurre ricerche su tematiche relative ai Nativi Americani legate all’integrazione culturale e all’educazione. Ha fatto anche studi a Portland e ricerche tematiche sulla comunicazione interculturale presso il Summer Institute of Intercultural Communication. Ha curato eventi e allestimenti di carattere etnografico e diversi manufatti presenti in mostra provengono dalla sua collezione.

Domenica 28, sempre alla stessa ora ci sarà un ulteriore incontro di cui saranno date notizie più dettagliate.

La mostra prosegue sabato e domenica fino al 5 ottobre con orario 10–13, 15–19.