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Frammenti di Ponzano e Salabue

Presentazione per il Patrimonio Unesco
“Frammenti di Ponzano e Salabue, storie e luoghi di un territorio del Monferrato” è la raccolta della ponzanese Armandina Gruppo, presentata sabato 22 giugno a Ponzano, in occasione del quinto anniversario dal riconoscimento del Patrimonio Unesco al Paesaggio Vitivinicolo Langhe-Roero e Monferrato. “Sono pochi i piccoli Comuni che possono vantare, sui propri territori, ben due siti riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità…” (Sacro Monte di Crea e Paesaggio Vitivinicolo), recita la quarta di copertina, rispetto ad una pubblicazione di 81 pagine, ricca di memorie, immagini fotografiche, racconti e mestieri, ma anche di castelli, chiese e fontane e, poi ancora, personaggi, feste ed eventi, per concludere con i personaggi e le storie di paese. Insomma, tanti frammenti variegati, che fanno memoria e storia di un paese; un lavoro di ricerca durato qualche anno, che grazie alla tenacia dell’autrice, costituirà un valido contributo documentaristico, prezioso per le generazioni future. “Da sempre la nostra comunità ha sentito la necessità di costruire un tracciato che unisse la morfologia di questa terra con il vissuto delle generazioni” ha esordito il sindaco Paolo Lavagno aggiungendo: “resto sempre senza fiato, quando mi guardo intorno e scorgo la ricchezza e la bellezza che questa terra monferrine offre e, stringendo l’obiettivo, la nostra piccola municipalità, con la sua storia, le sue tradizioni, le sue architetture, la sua gente e gli incantevoli scenari che la abitano”. A sottolineare la bellezza del territorio Monferrino, confermando la completezza di informazioni raccolte nel volume è stato anche Corrado Calvo, in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, primo sponsor della pubblicazione. “Alla fine, lo sappiamo, le storie che più ci piace raccontare o sentire raccontare, sono quelle d’amore” spiega Armandina, durante la presentazione-intervista curata dal giornalista Claudio Galletto; “si tratta dell’amore per le mie origini, per quelle piccole cose ed emozioni che formano la vita”. Due belle immagini panoramiche aprono così il volume, introdotto da una delle frasi più celebri e rappresentative, scritte da Cesare Paese nel libro La luna e i falò che recita: “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti”. Non manca nel libro, la sezione dedicata ai personaggi originari o vissuti a Ponzano, tra cui si ricordano, tra gli altri: i conti Cozio di Salabue; don Bosco, per via della visita che fece, nel 1841, a don Giuseppe Lacqua di Ponzano; il generale e politico Ugo Cavallero (proprietario del Castello di Ponzano) e Giuseppe Biletta di Salabue, combattente durante la seconda guerra mondiale. Tra le curiosità, si trovano invece: il gioco delle bocce quadre e il palio ragliante, ma anche la storia del “fantasma di Salabue” perché, ogni castello che si rispetti, ha il suo fantasma, e, poi ancora, la leggenda dell’Asino di Autiero, che fonda le sue radici nell’epoca del Monferrato aleramico. La copertina è un acquarello di Carlo Torretta che rievoca gli storici casot monferrini costruiti tra i filari dei vigneti.
Chiara Cane