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Restauri a Ponzano

Tela di “Lorenzo Guala”, padre del più celebre Pier Francesco e scultura seicentesca
La chiesa parrocchiale di Ponzano Monferrato conserva un’opera d’arte piuttosto particolare. Raffigurante i santi Antonio da Padova e Vincenzo Ferrer, il dipinto riporta in calce la firma di “Lorenzo Guala”, padre del più celebre Pier Francesco la cui arte fu assai conosciuta e apprezzata in tutto il territorio monferrino nella prima metà del Settecento.
La tela si trovava in critiche condizioni di conservazione caratterizzate da numerose cadute e sollevamenti di colore, da lacerazioni, ridipinture e alterazioni della vernice che, insieme al diffuso strato di sporco superficiale, conferivano al dipinto una generale colorazione giallognola. Per questo motivo, già a partire dall’inizio del 2023, la parrocchia si è impegnata a reperire i fondi necessari per il restauro che ha coinvolto anche la secentesca scultura in legno dipinto raffigurante la Madonna con il Bambino, che per il grave stato conservativo era da tempo custodita in sacrestia.
Entrambi gli interventi sono stati realizzati dalla restauratrice Simona Lauro di Novara (foto) che, dopo aver trasferito le opere presso il proprio laboratorio, ha effettuato le lavorazioni necessarie in costante confronto con l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi e sotto l’alta sorveglianza della competente Soprintendenza. La spesa complessiva, pari a 20.000€, è stata coperta grazie ai contributi della parrocchia e dei parrocchiani con il sostegno di Fondazione CRT (8.500€), di Fondazione CR Alessandria (5.000€) e del Ministero della Cultura (2.600€).
Grazie agli interventi effettuati, è stato possibile restituire alla vista dei fedeli e dei visitatori la scultura della Vergine con il Bambino che, dopo il ripristino dell’originale stato di conservazione, è stata finalmente ricollocata all’interno della chiesa. Il grande dipinto, invece, è stato adeguatamente riposto nella sua originaria collocazione (altare laterale di destra) restituendo così alla chiesa e al territorio la testimonianza pittorica della locale devozione a Sant’Antonio e a San Vincenzo e una rarissima documentazione artistica sull’operato di Lorenzo Guala presso la bottega del quale il figlio apprese i primi rudimenti della sua arte.