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Marco De Rosa

Grafico e copywriter pubblicitario, da Casale alla Divina Costiera
Dopo una vita passata ad arrampicarsi sui muri con uno zaino pieno di bombolette spray, uno scopre che fare il writer è vantaggioso nel momento in cui arriva il Covid. Motivo: sei l'unico che ha già la mascherina. “Quella professionale con il doppio filtro” ci tiene a specificare Marco De Rosa, protagonista di questo numero della nostra rubrica “40 artisti in quarantena” (con lui siamo a 37). Peraltro ce lo rivela con un pronunciato accento partenopeo e confida di risponderci da Castellammare di Stabia. Riguardiamo bene la sua biografia riportata in diversi siti che parlano di street art ad alti livelli: no, c'è scritto proprio 'nato a Casale Monferrato nel 1982', del resto lo abbiamo conosciuto a CasaleComics e visto in azione in diverse manifestazioni monferrine.
“A Casale ci sono nato e cresciuto – conferma - e la mia famiglia è ancora tutta lì: i miei genitori, mia sorella e mio nipote. In città sono conosciuti per essere stati i titolari della Pizzeria Santa Rosa. Io adesso sono tornato alle mie radici: tre anni fa durante un periodo di lavoro a Treviso ho conosciuto Bruna la mia compagna che è campana e dopo aver passato un anno a volare attraverso l'Italia ci siamo stabiliti a Castellammare insieme al nostro cane Moka, così nel week end posso anche ristrutturare la casa di famiglia a Tramonti”
Conoscendo Tramonti sulla penisola amalfitana (da cui, per inciso provengono la maggioranza delle famiglie casalesi nel campo della ristorazione) Marco ha tutta la mia invidia. In Campania ad ottobre hanno ancora l'estate e i pomodori sui rami, però adesso hanno anche il più grande numero di partecipanti a Covid19 -Il ritorno. Com'è affrontare la pandemia da quelle parti? “La prima settimana di marzo ho avuto impressione che non avessimo capito molto del problema. - Risponde De Rosa - Poi sono arrivate restrizioni persino più severe di quelle del Nord: mascherine da subito e io che venivo scortato dalla Polizia ogni volta che portavo a spasso il cane a 50 metri da casa. E' anche logico: qui c'è una enorme densità di popolazione e si vive molto di più a contatto l'uno con l'altro. Però appena le misure si sono allentate abbiamo vissuto un'estate molto libertina e ne stiamo pagando le conseguenze. Sinceramente sono d'accordo con quanto sta facendo De Luca, abbiamo perso diversi cari per il Covid19, preferisco stare al sicuro”.
Abbiamo un po' divagato immaginando il Vesuvio….
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