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Infernot al Castello

Una speciale esposizione di scatti d’autore sul tema degli Infernot, curata dall’Ecomuseo Pietra da Cantoni, ha arricchito le sale del Castello Paleologo in occasione della Festa del Vino appena conclusasi.

Sono i 70 scatti tratti dal Libro Catalogo degli Infernot, “un altro modo per illustrare e descrivere gli infernot, con la prospettiva dell’obiettivo”.

Gli scatti sono di Luciano Bobba, art director e artista casalese , osservatore della realtà contemporanea e amante della sperimentazione di tutti i linguaggi espressivi; Ilenio Celoria, altro monferrino di Casale Monferrato, già docente di Didattica della Rappresentazione per Immagini all’Università di Genova e all’Accademia delle Belle Arti di Sanremo, ora insegnante alla Politecnica di Genova e all’Istituto Superiore Leardi di Casale; Gabriele Coppi, milanese, la cui ricerca è incentrata sul rapporto tra fotografia, pittura, letteratura, cinema e architettura; Maurizio Galimberti, lombardo, fotografo instant artist di Fuji Italia, ideatore della fotografia a “grappolo” o “ali di farfalla” con le sue macchine Polaroid e, dal 1999, primo nella classifica dei foto-ritrattisti italiani; Cosimo Maffione, torinese specializzato in progetti di coinvolgimento pubblico e iniziative di pianificazione partecipativa di una varietà di contesti, con particolare attenzione alle politiche pubbliche verso la periferia urbana;  Jacques Pion, francese, abile descrittore della luce e dei momenti di vita del genere umano,  già miglior reportage 2016 per Les Photographies de l’Année; Nicola Sacco, alessandrino, impegnato nella documentazione e comunicazione di progetti di sostenibilità ambientale e sociale e delle relazioni tra impresa e comunità, è anche socio fondatore dell’Associazione di Promozione Sociale Witness Journal. La raccolta per immagini è consultabile sul sito dell’Ecomuseo Pietra da Cantoni, dove poter apprezzare le foto degli infernot di 14 Comuni monferrini, viste a 360°. Numerosi i visitatori della mostra, molti dei quali non conoscevano l’esistenza degli Infernot, grazie ai quali, il Monferrato è inserito tra i Paesaggi vitivinicoli riconosciuti dall’Unesco.

  Chiara Cane

(l.a.) - Immagini veramente d'autore con l'auspicio di una mostra permanente al Castello (dove gli spazi non mancano, mostra magari più didascalica (cioè con indicazioni territoriali)-

Foto ellea