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“Il signor armistizio non lo conosciamo"

Meritato interesse per il libri di Rossanna Romanisio Amerio
Al recente "Salone del Libro" al Lingotto di Torino ha suscitato meritato interesse volume “Il signor armistizio non lo conosciamo”, editore Marco Solfanelli; l’autrice, Rosanna Romanisio Amerio, di Grazzano Badoglio ha trattato la materia da storica navigata con interessantissimi inediti, per molti una sorpresa per noi no, visto che la seguiamo da tempo fin dalle sue prime trasferta a Cassibile (il luogo nel Siracusano dove si firmò l’armistizio poi reso noto l’8 settembre 1943) e nel libro l’autrice ci cita per il consiglio di andare alla ricerca nel fondo dell’ambasciatore Franco Montanari (19o5-1973) che si trova a Moncalvo (nel cui cimitero, tra l’altro si onora la tomba, di fronte all'entrata).
E nel libro Montanari, presente a Cassibile a fianco del gen. Castellano (la stilo della firma è sua…) figura in moltissime pagine grazie agli appunti a penna trovati dalla Amerio sui libri del diplomatico, un memoriale sull’armistizio, una successiva lettera a Bedell Smith… Ma non sveliamo troppo.
Un libro in ogni caso di storia visto che vi troviamo le copie inedite dei due armistizi: quello “breve”, del 3 settembre, e quello “lungo”, del 29 settembre, con le firme di Castellano e Bedell Smith, e di Badoglio ed Eisenhower. Poi i Diari anch’essi inediti del diplomatico Luca Pietromarchi, che si sarebbe dovuto trovare al posto di Montanari al seguito di Castellano.
Ci troviamo anche negli appezzamenti siracusani dell’antica Masseria di San Michele, in Santa Teresa di Longarini, dove fu allestito il Fairfield Camp, il posto di comando alleato in Sicilia in cui il 3 settembre fu siglato il documento poi noto come “armistizio di Cassibile”. L’Amerio l’ha visitata sei volte diventando amica dei proprietari Liliana d Mario Sinatra. Dovrebbero darle la cittadinanza onoraria del Siracusano.
Questo libro (354 pagine) possiamo leggerlo anche come un giallo visto che l’autrice va pure sulle tracce del “cippo-ricordo” dell’armistizio, che gli Alleati posero proprio nel punto in cui avvenne la firma, e che fu asportato nel ’55 dal giornalista e scrittore Enrico de Boccard.
Ma quello che maggiormente ci intriga è Dick Mallaby, super agente segreto britannico dello Special Operations Executive che da pronto per il plotone d’esecuzione diventa una figura determinante nei contatti per le trattative con gli Alleati. E ancora, l’intricata avventura della missione di Giacomo Zanussi, che per primo ebbe fra le mani l’armistizio “lungo”, mentre Castellano faceva ritorno a Roma da Lisbona recando con sé una copia di quello “breve”… Da leggere (con Amazon arriva subito).
l. angelino
FOTO. L’Amerio al Salone del Libro col suo editore Marco Solfanelli
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