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Successo casalese al Museo di Scienze di Brescia

Una “moderna” Camera delle Meraviglie

Oltre duemila sono stati i visitatori durante le vacanze natalizie per nuova esposizione del Museo Civico di Scienze Naturali di Brescia, diretta e curata da Sabina Malgora, casalese nota internazionalmente per le sue ricerche sulle mummie, con la collaborazione di Vittoria Oglietti, casalese anch’ella, responsabile delle relazioni esterne e titolare di Smov. 

Grande successo di pubblico e di critica e grandi prospettive per i futuro! 

“Sono molto felice dell’afflusso del pubblico perché ripaga tutti noi che abbiamo lavorato al progetto di ricerca prima e all’allestimento della nuova esposizione con grande passione, entusiasmo e in modo davvero infaticabile- spiega Paolo Schirolli, direttore del Museo-. L’esposizione continua e così anche la ricerca per fornire sempre nuovi stimoli ai nostri visitatori”

Una “moderna” Camera delle Meraviglie. Mummie Egizie tra Storia, Scienza e Tecnologia, ideata da Sabina Malgora, Direttore del Mummy Project Research di Milano e da Paolo Schirolli, Direttore del Museo, ha aperto le porte il 15 dicembre ed ha da subito affascinato grandi e piccini. 

Il progetto di ricerca sulle mummie e la nuova esposizione sono stati realizzati grazie al Comune di Brescia ed al Mummy Project Research ed ad un pool di collaboratori preziosi tra cui Vittoria Oglietti di Smov e di sponsors quali GP Batteries, Enzo Omodei Srl, Industria Colori, Morreale S.n.C di Mirabello Monferrato, Gemini Rx, ASST Fatebenefratelli Sacco.

Nella nuova sezione del Museo sono esposti in una affascinante cornice i 27 reperti organici, zoologici e antropologici, di provenienza egizia. Si tratta di tredici mummie di animali: sette gatti, due coccodrilli, due falchi, un serpente e una pseudomummia simile ad una di cane; un involto con fibre vegetali; tre teste umane e dieci frammenti di mummie umane di cui tre mani, tre piedi, una tibia-fibula, un frammento di bende e due pacchetti di frammenti ossei e dita. 

Grandi protagoniste anche le immagini dell’Egitto e delle sue evidenze archeologiche dello Studio Alquati di Milano, i video di Roberto Poli, altro casalese del team, e la gigantesca del Nilo che copre una lunghezza di 12 m., scattata appositamente dal fotografo Paolo Bondielli. E proprio domenica 20.01 vi è stata una sua visita speciale, accolto dal Direttore Schirolli e dalla Curatrice Sabina Malgora, con il team del Mummy Project: il Bondielli è venuto a Brescia con 10 collaboratori della rivista Mediterraneo Antico (www.mediterraneoantico.it, fb), di cui è direttore editoriale ed ha visitato il Museo e la città.

Al centro quindi di una grande attenzione, come accadeva in passato, quando nelle camere delle meraviglie erano esposte insieme ad oggetti di svariata provenienza e tipologia, dai reperti archeologici, ai fossili, ai libri, alle gemme rare, ai coralli, alle maschere, alle monete e così via.

Diverso dal passato è il modo di approcciarsi, nel totale rispetto delle mummie, ma con la capacità di scoprirne tutti i segreti grazie alle indagini mediche ed antropologiche a cui sono state sottoposte nei mesi scorsi all’interno di un progetto di ricerca durato anni. Così oggi In Museo si possono quasi toccare con mano attraverso le autopsie virtuali e scoprire così chi erano e come sono state mummificate, arrivando persino a vedere che volto avevano. 

“Se in passato le mummie erano sbendate per ragioni di studio o vendute a pezzi nei mercati antiquari o polverizzate per fare medicine o colori per la pittura, oggi invece sono musei biologici - spiega la curatrice scientifica Sabina Malgora - sono persone o animali in grado di raccontare la storia della loro vista e dell’ambiente in cui sono vissute. 

FOTO,  da sx: Paolo Schirolli, direttore del Museo civico di Scienze naturali, Sabina Malgora, curatrice dell’esposizione e direttore del Mummy Project, e Paolo Bondielli, fotografo e direttore di Mediterraneo Antico.