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Rientra la 'Morte di San Francesco Saverio'

Del pittore Andrea Pozzo era in mostra da Grazzano a Venaria 

Dopo un lungo periodo di assenza è rientrato finalmente a casa, nella chiesa parrocchiale dei Santi Vittore e Corona di Grazzano Badoglio,  il pregevolissimo quadrodel pittore Andrea Pozzo (Trento, 1642 – Vienna, 1709), che raffigura la Morte di San Francesco Saverio.

Concessa in prestito dalla parrocchia e dalla Diocesi di Casale Monferrato, la tela ha partecipato alla grande mostra “Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750” ospitata nella Citroniera Juvarriana della Reggia di Venaria Reale, inizialmente programmata per il periodo 13 marzo - 14 giugno 2020 e poi tenuta aperta al pubblico dal 30 maggio al 20 settembre a causa degli stravolgimenti portati dal diffondersi della pandemia di coronavirus. 

L’esposizione, a cura dei professori Michela Di Macco (Università di Roma La Sapienza) e Giuseppe Dardanello (Università degli Studi di Torino), ha ospitato oltre 200 capolavori fra dipinti, pale d’altare, sculture, arazzi, disegni, incisioni, arredi e oggetti preziosi, provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni di tutto il mondo, selezionati per condurre il visitatore alla scoperta del Barocco Europeo.

L’opera fu probabilmente commissionata all’artista – celebre per aver realizzato uno dei più grandi capolavori del Barocco italiano, l’affresco con l’'Apoteosi di S. Ignazio' nella volta della navata centrale della chiesa di S. Ignazio di Loyola in Campo Marzio a Roma - dal conte Mario Callori di Montemagno, abate di Grazzano dal 1652 al 1696 e animatore nella diocesi casalese degli esercizi spirituali secondo gli insegnamenti del gesuita Ignazio di Loyola, negli anni in cui il rafforzamento del controllo politico dei Gonzaga sul territorio monferrino coinvolse anche la sfera religiosa diocesana mediante la nomina di diversi abati commendatari (come anche a Lucedio), appartenenti all’aristocrazia locale o mantovana, più fedele alla dinastia. 

La pala d’altare (foto) è ora nuovamente collocata al suo posto, sul terzo altare a destra della chiesa, in una cornice di stucchi che presenta sui lati le figure di san Luigi Gonzaga e di san Stanislao Kostka, novizio della Compagnia di Gesù e fra i più noti santi polacchi.