Notizia »

Rosignano: Enrico Canepa

Personale “Più che virtuale” curata da Francesca Boi

E' stata inaugurata sabato nel salone Arnaldo Morano a Rosignano (foto)  la personale dell’artista casalese Enrico Canepa dal titolo “Più che virtuale” curata da Francesca Boi.

La vernice inaugurale è stata presentata dal sindaco di Rosignano Cesare Chiesa, dalla curatrice Francesca Boi, dai critici Chritian Humouda e Piergiorgio Panelli e dall’artista stesso che oltre a ringraziare del progetto ha dedicato parole interessanti per spiegare il suo lavoro estetico iniziato da molti decenni presentato in questa sua prima personale.

Molte le personalità dell’arte del territorio presenti fra il pubblico fra le quali la critica d’arte Giuliana Romano Bussola.

“L’arte vuol sempre irrealtà visibili”, affermava Jorge Luis Borges, sottolineando il desiderio umano di cogliere quegli aspetti della mutazione della materia . In questa sua prima storica personale allestita molto bene Da Francesca Boi che ne ha scelto le opere una ad una regalando alla mostra una sensazione di leggerezza nonostante le oltre trenta opere tra sculture, disegni ed installazioni, l’artista parla si di materia ma soprattutto di spazio e forma.

Le sue opere partono da un naturalismo onirico ma anche da riflessioni filosofiche sui grandi temi esistenziali creando uno stravolgimento ed una metamorfosi a reali pesci dal metaforico mare dell’assurdo dove esagerate forme quasi umanizzate boccheggiano alla ricerca di un nuovo respiro pulito, metafora di un cattivo rapporto uomo-natura, ma questo atteggiamento lo troviamo anche nelle deformate figure femminili elegantissime ma deformate nel loro desiderio di urlare verso l’alto un grido disperato.

Una natura denaturalizzata, deformata , ironica nella sua sofferenza, lo vediamo anche nei bellissimi disegni in bianco e nero degli anni 90 proprio senza colore per accentuare la violenza che l’umanità ha creato sulla stessa.

Oltre agli improbabili pesci la mostra ci propone impossibili cavalli che sfidano lo spazio e la forma con atteggiamenti ironici o volutamente irriverenti che ci fanno pensare a numerose tematiche da visioni erotiche a quelle esistenziali e naturali legate alla vita ed alle sue sofferenze quotidiane. Molto belle due crocifissioni in bronzo con al centro il simbolo cristiano del pesce o di un Cristo essenziale quasi romanico.

Canepa nella sua scultura onirica ci coinvolge in una verità di rapporti con un naturalismo esasperato da metamorfosi voluti dagli egoismi di un umanità edonistica, interessanti anche le sue ultime ricerche digitali dove ricrea ambienti ideali nelle quali le sue progettazioni visive vivono una vita riflessa, dentro un ipotetica realtà perfetta quasi un volere rifiutare la realtà per vivere nel sogno virtuale di un futuro specchiante la luce del ricordo di ataviche verità.

Sino al 12 maggio 10/12,30 15/18

Piergiorgio Panelli