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Lomello: Danilo Grasso
Il concerto all’Auditorium San Pietro- Il sindaco annuncia la ristrutturazione del teatro
Un programma complesso che spazia dall’inizio dell’800 fino all’ultimo romanticismo, decisamente impegnativo per un pianista di appena 17 anni. Ma chi conosce Danilo Grasso, o tra le mura dell’Accademia Harmonia di Lomello o nella Brianza dove vive, sa che c’è un momento da ascoltare con attenzione in questa esibizione di domenica 30 novembre. Il giovane allievo di Sabrina Lanzi è innamorato della letteratura dell’Est e di Rachmaninov – e guardando le sue mani immense si capisce anche il perché – dunque saranno scintille in un programma che prevede due dei sei Momenti musicaliop. 16 del compositore russo.
Il concerto all’Auditorium San Pietro è aperta dal sindaco Silvia Ruggia che annuncia l’impegno del Comune per la ristrutturazione del teatro. Per adesso riscaldiamoci con il Notturno op. 72 in mi minore di Chopin, opera postuma, ma in realtà composta da un Chopin anche lui 17enne, ed è interessante l’accostamento con la prima sonata di Beethoven, come un filo rosso a collegare gli esordi dei grandi. Grasso esegue poi quattro “Romanze senza parole” di Felix Mendelssohn con un bel tocco fluido e si arriva così agli attesi Momenti di Rachmaninov, di cui esegue il n. 3 e il n. 4. Con un certo parallelismo di programma, anche questo è un primo passo: Rachmaninov è appena 23enne quando compone questi brani destinati a metterlo in luce come pianista. E se il terzo è un’intima marcia funebre dal sapore chopiniano, il quarto ricorda gli studi più complessi di Chopin e Czerny: scale che richiedono cuore e dinamiche. Ci vuole precisione e resistenza e Grasso ne dà una lettura concentrata e coerente. Sì, Rachmaninov è decisamente nelle sue corde.
Si rimane a Est per la conclusione del concerto con la Rapsodia ungherese n. 11 di Franz Liszt che sotto le sue mani si rivela insolitamente delicata.
Gli appuntamenti della stagione dell’Accademia Harmonia proseguiranno il 14 dicembre con gli allievi del corso dei più piccoli e la presentazione della classe di direzione d’orchestra di Roberto Mattia.
a.a.






