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Il fantamondo di Tamburelli

Domenica 13 settembre con inaugurazione alle 16 alla Casa dell'Artista di Portacomaro
"Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma". E' tratto da questa frase del poeta francese Paul Valery il titolo della mostra delle opere di Giovanni Tamburelli allestita alla Casa dell'Artista nel Ricetto di Portacomaro dal 13 settembre (domenica, con inaugurazione alle 16 alla presenza dell'autore e della critica Alessandra Ruffino) al 29 novembre.
"Non come una piuma", la forza della leggerezza guidata,plasmata,trasformata con sensibilita' creativa che regala vita,calore, bellezza al ferro piu inerte e carico di ruggine. L'energia che comunica il mondo fantastico creato da Giovanni Tamburelli nella sua casa-officina-studio di Saluggia, nel Vercellese.
Artista e poeta di lungo corso che vanta nel tempo prestigiose collaborazioni con protagonisti di primo piano del mondo dell'arte e della letteratura, Giovanni Tamburelli presenta ana vasta selezione delle sue ultime creazioni sia in ferro che in ceramica che ad acquerello.
Natura e fantasia si fondono negli ampi e suggestivi spazi della antica casa medievale recentemente recuperata, per sconfinare tra le strette vie del Ricetto trasmettendo loro un fascino inconsueto e insospettato.
La mostra e' accompagnata da un pregevole catalogo con testi di presentazione di Goffredo Fofi, uno dei maggiori critici letterari e cinematografici italiani, tra i fondatori dei mitici "Quaderni piacentini" con Piergiorgio Bellocchio e collaboratore in Sicilia di Danilo Dolci, e di Carlo Cerrato, gia' giornalista Rai e promotore di iniziative culturali, tra cui la Casa dell'Artista nel ricetto (centro) di Portacomaro.
Biografia
Giovanni Tamburelli è nato a Torino il 1° ottobre 1952 ma vive e lavora da sempre a Saluggia (Vercelli). Figlio, nipote e pronipote di fabbri, dopo gli studi grafici all’Istituto Paravia di Torino ha molto viaggiato e molto letto, affiancando costantemente alla pratica artistica l’attività di poeta. Decisiva per gli sviluppi del suo percorso artistico l’amicizia con Maurizio Corgnati.
Ha esposto in molte città italiane (Torino, Milano, Pisa, Genova, Roma...) ed estere (Parigi, Barcellona, Zurigo, Città del Messico, Lugano, Colonia...). Caratteristica della bibliografia intorno ai suoi lavori è la trasversalità che ha portato – tra gli altri – a presentare cataloghi di sue mostre scrittori come Nico Orengo, Sebastiano Vassalli, Gad Lerner e Frédérick Tristan (Prix Goncourt 1983).
Tra i critici che hanno scritto di lui si segnalano - in ambito letterario - Giorgio Calcagno, Fabrizio Dentice, Giampaolo Dossena e Lodovico Terzi, in quello artistico Gillo Dorfles , Martina Corgnati e Francesco de Bartolomeis.
Ha pubblicato vari libri d’artista tra cui uno illustrato da Weiner Vaccari, uno da Victor Kastelic , uno con Gareth Fisher e uno con Aldo Mondino.
Collabora con le edizioni d’arte de Il Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy. È presente nell’Enciclopedia dell’arte moderna Zanichelli 2004. Nel 2011 è stato invitato alla 54. Biennale Internazionale d’Arte, nel Padiglione Italia, diretto da Vittorio Sgarbi, all’Arsenale di Venezia.
Nel 2016 è uscita per Allemandi, a cura di Alessandra Ruffino, l’ampia monografia Hotel du Tambour - Giovanni Tamburelli: una vita a fuoco.
E' cittadino onorario di Conzano.
l.a.
La mostra restera aperta fino al 9 novembre. Orari: venerdi e sabato 16 e 30/18 e 30 Festivi 10 e 30/12 e 30- 16 e 30/18 e 30. Info: 335 7199359.