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I concerti della Filarmonica

Iniziano il 10 ottobre con la violinista tedesca Mariam Abouzahra - Nel calendario la pianista Angela Hewitt
Presentiamo il calendario di Musica in Filarmonica 2025-2026, direttore artistico Sergio Marchegiani.
Il ciclo (nove concerti) si aprirà venerdì 10 ottobre alle 21.00 (giorno della settimana e orario d'inizio di tutti i concerti) con il recital della violinista tedesca Mariam Abouzahra, accompagnata dalla pianista ungherese Nora Emödy.
Classe 2008, la Abouzahra non solo è la più giovane musicista nella storia del Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli ad aver vinto il Primo Premio: alla sua verdissima età, ha già suonato come solista con orchestre come la Filarmonica di Mosca, la Royal Philharmonic di Londra e la Vienna Radio Symphony, esibendosi in 25 Paesi e in sale da concerto come il Lincoln Center di New York, il Covent Garden di Londra e il Musikverein di Vienna. Un enorme talento musicale del quale sentiremo parlare a lungo. Con il suo concerto viene recuperata una storica collaborazione - avviata negli anni '80 e proseguita per oltre due decenni - tra l'Accademia Filarmonica e il Concorso “Viotti”.
Non meno significativo il concerto del pianista Lorenzo Di Bella che si terrà il 24 ottobre. Ultimo allievo del grande Lazar Berman, si è aggiudicato numerose competizioni e ha ottenuto riconoscimenti significativi come il Premio Sinopoli, consegnatogli al Quirinale dall'allora Presidente Ciampi. Ma nel suo palmares c'è un risultato che spicca per prestigio: il Primo Premio vinto nel 2005 al Concorso Internazionale “Vladimir Horowitz” di Kiev. Per un solista di tale levatura, è inevitabile il confronto con una pietra miliare del repertorio romantico, brano che svetta nell'impaginato che si potrà ascoltare in Filarmonica: la Sonata in Si minore di Franz Liszt. Una composizione di straordinaria bellezza e complessità che da 172 anni costituisce una sfida impervia, appassionante e assai pericolosa per ogni pianista.
Il concerto successivo, venerdì 31 ottobre, sarà interessante e sorprendente per più di un motivo: la qualità dei due artisti - il violinista Hans Liviabella e il pianista Gianluca Angelillo - ma anche per l'opportunità di ascoltare uno straordinario violino, un Carlo Bergonzi (Cremona 1733, ex Cozio-Tarisio-Tshudy-Martzi).
Lo strumento è esposto per la prima volta al pubblico a Torino, dal 19 settembre al 23 novembre, in una mostra che ha l'obiettivo di far conoscere al grande pubblico uno straordinario personaggio nato a Casale nel 1755: il Conte Cozio di Salabue (una lapide è stata affissa sulla sua casa natale in via Mameli). Una figura affascinante, un precursore e un visionario che ha creato l'idea stessa di collezionismo legato alla liuteria.
I l 14 novembre il Salone d'onore della Filarmonica ospiterà il celebre clarinettista Dimitri Ashkenazy.
Figlio del leggendario pianista Vladimir, la sua carriera ha un profilo internazionale indiscutibile per premi vinti, importanza delle istituzioni che lo hanno invitato, prestigio delle orchestre con le quali si è esibito, produzione discografica e attività didattica. Il suo incontro con due eccellenti musicisti italiani - il violoncellista Andrea Bergamelli e il pianista Corrado Ruzza - nasce intorno a un programma che presenta due capolavori del repertorio di questa formazione: il Trio op. 11 di Beethoven e il Trio op. 114 di Brahms.
Ultimo appuntamento dell'anno, il 12 dicembre, con Sandro Laffranchini, dal 1999 spalla dei violoncelli dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano per volere di Riccardo Muti: un artista molto originale e costantemente alla ricerca di nuovi repertori e nuove sonorità. Questo concerto sarà l'occasione per scoprire il violoncello in una veste completamente inedita: perché se è normale ascoltare il primo violoncello del Teatro alla Scala eseguire una Suite di Bach, assai insolito invece è sentirlo suonare una famosissima canzone di Paolo Conte, un successo di Sting e un'intera selezione di brani dei Beatles.
Il 2026 inizierà il 16 gennaio con un vero e proprio evento: il recital di una delle più grandi pianiste viventi, Angela Hewitt. L'unanime apprezzamento della stampa internazionale nei suoi confronti (The Guardian l'ha definita “la più grande interprete di Bach del nostro tempo”) è un riflesso dell'incredibile serie di onorificenze che questa artista ha ricevuto nella sua carriera. Tra questi, ce n'è una particolarmente significativa: la Medaglia Bach della Città di Lipsia, un grande onore che prima del 2020 non era mai stato assegnato a una donna. Nel suo imperdibile recital alla Filarmonica la Signora del pianoforte ci proporrà un viaggio nel repertorio a lei prediletto, naturalmente incorniciato dall'amatissimo Bach.
Il 23 gennaio andrà in scena lo spettacolo “La musica miracolosa” che racconta - con il testo emozionante dello scrittore Stefano Valanzuolo e con l'arte pianistica di Francesco Nicolosi - la storia del pianista Wladyslaw Szpilman, tra i pochi sopravvissuti del ghetto di Varsavia. A evitargli la morte sarebbe stato un ufficiale tedesco catapultato dal caso tra le macerie della capitale polacca; un nemico, cioè, un carnefice miracolosamente folgorato da un lampo di umanità e di rispetto verso l'arte e la musica. Quasi uno spiragliodi luce in mezzo all’inferno. La vicenda ha ispirato il regista Roman Polanski che l'ha trasformata nel bellissimo e pluripremiato film “Il pianista”.
Negli ultimi due appuntamenti si potranno ascoltare altrettanti fuoriclasse degli 88 tasti. Il 6 febbraio toccherà a Martin Kasik, uno dei più rappresentativi pianisti cechi del nostro tempo che il Washington Post ha recensito così: “Il programma di Kasik, dedicato a Chopin, evoca non solo l'originalità artistica e il romantico fervore che ci si dovrebbe aspettare da un pianista di prim'ordine, ma anche un vivido, quasi palpabile senso della vita dalla quale questa musica nasce”. Il suo recital sarà un viaggio nel cuore del mondo poetico di Chopin: l e Quattro Ballate e i Quattro Scherzi. Ascoltare questi otto capolavori nella stessa serata, consecutivamente, significa vivere un'esperienza in grado di toccare tutte le corde emotive.
Appuntamento conclusivo della stagione il 20 febbraio con una delle figure più rilevanti del panorama pianistico italiano, Pasquale Iannone; un musicista titolatissimo il cui talento è stato applaudito in ogni parte del mondo e un didatta diventato punto di riferimento per generazioni di giovani pianisti. Di lui, l'immenso Aldo Ciccolini disse: “Pasquale Iannone conta tra i pianisti che sanno non soltanto suonare ed interpretare, ma affrontare altresì le pagine più ardue del repertorio virtuosistico". I capolavori del repertorio pianistico che eseguirà - la Sonata op. 57 Appassionata di Beethoven, lo Scherzo n. 4 di Chopin e i Sei Momenti Musicali op. 16 di Rachmaninov - costituiscono per l'appunto un viaggio paradigmatico nel virtuosismo pianistico che chiuderà in modo pirotecnico la stagione.
L’immagine di Musica in Filarmonica è realizzata dall'Art Director Danilo Seregni.
Musica in Filarmonica si avvale del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, del
Comune di Casale Monferrato e di diversi sponsor privati: Pastorfrigo, BCube, Gruppo Stat,
Magnoberta, Krumiri Rossi e Tredici Cento.
Biglietti
Biglietto intero (posto unico): € 9,00 - Ridotto under 26: € 5,00 - Ridotto Sala Carlo Alberto (posto con
visibilità limitata): € 6,00
Abbonamento a tutti i 9 concerti: € 60,00
I biglietti saranno in vendita online su www.i-ticket.it (prevendita con diritto di maggiorazione) e presso
L'enoteca di Piazza Mazzini in p.zza Mazzini 19 a Casale Monferrato (prevendita senza maggiorazione).
Il giorno del concerto i biglietti saranno in vendita presso l’Accademia Filarmonica a partire dalle ore 20.00.
Per i soci dell’Accademia Filarmonica l’ingresso è gratuito previa prenotazione almeno 24 ore prima del concerto.
Informazioni
Tutti i concerti inizieranno alle ore 21.00
Per info e prenotazioni:
info@musicainfilarmonica.it
tel. 348.71.61.557 - www.musicainfilarmonica.it
FOTO. Angela Hewitt