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Caffè con Paola Robotti

Da “Una soffocata Inquietudine”....
Chiacchierata con la scrittrice e giornalista Paola Robotti, mercoledì alla biblioteca cittadina, per il secondo appuntamento del calendario Caffè Letterario, la rassegna dedicata alle autrici monferrine, organizzata dall’Assessorato alle Pari Opportunità e dalla Consulta delle Donne.
Un salotto culturale in cui, l’empatia delle donne intellettuali ha ricreato una piacevole e stimolate atmosfera di dialogo, scambio di pensieri e sparute introspezioni. La Robotti, ex preside dell’Istituto Superiore Leardi di Casale, collaboratrice ospite del bisettimanale Il Monferrato con la rubrica decennale “Veleni e Profumi” e interviste a personaggi monferrini, nel 2005 ha esordito nel campo delle letteratura come scrittrice di romanzi gialli.
La sua prima pubblicazione noir è stata “Una soffocata Inquietudine”, il racconto di una misteriosa scomparsa tra le mura scolastiche, ambiente particolarmente famigliare per l’autrice, dove affiorano passaggi e caratteri autobiografici, non solamente circoscritti ai ruoli, ma anche all’animo e al temperamento della scrittrice stessa.
E’ poi seguito “Cronaca di una morte mediatica” in cui la Robotti, ricorrendo ad una fervida immaginazione, ha proposto la rivisitazione del dramma di Cogne e, ultimo ma non ultimo, “Il delitto di Capodanno e altri racconti” pubblicato nel 2008 e che narra di donne con vicende particolari al limite del surreale. Tutte le sue storie criminali, carattrizzate da trame poliziesce e investigazioni dal ritmo serrato e incalzante, si leggono tutto d’un fiato muovendo sentimenti e creando suspance nonché aspettative fino all’ultima pagina.
Come nasce un giallo dalla penna della scrittrice monferrina? “Scrivo senza un piano. Parto da uno spunto qualsiasi e, via via, tutto prende forma e si dipana man mano”. Quali i suoi autori preferiti? “Amo tutta la letteratura. Scegliendo tra i giallisti, direi Charlotte Link, Donato Carrisi e Gianrico Carofiglio”. Ma chi è Paola Robotti? “Un mix di tante cose a seconda dei momenti e dell’età, rispetto ad una vita in continuo movimento e alla rivisitazione della vita stessa”. Cosa la caratterizza prevalentemente? “Curiosità e fame di vita”. Quali i temi che le stanno maggiormente a cuore? “Destini nuovi, ambiente e vicende umane”. La sua curiosità l’ha portata ad abbracciare svariate esperienze e a viaggiare molto. Cosa si è portata a casa? “Se la memoria non fosse tanto dispettosa, sarei oggi un pozzo di scienza”. Ci sono pronte altre fatiche letterarie nel cassetto? “Si, due, entrambe ambientate in Liguria ma, al momento, sono effettivamente ancora depositate nel cassetto”. “
Con il suo stile spesso graffiante, Paola Robotti, una decina di anni fa, ha anticipato il problema della violenza di genere; per questo, i suoi racconti sono sempre molto attuali” ha concluso l’assessore Ornella Caprioglio.
Prossimo appuntamento per il Caffe Letterario sarà mercoledì 27 marzo alle ore 17,30 con la scrittrice Silvia Tesio.
Chiara Cane