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Donazione proposta da Venezia

Cimeli che potrebbero arricchire un Museo militare della città

Da Michele Donati, da Venezia Lido, riceviamo una singolare quanto preziosa offerta. Ecco che cosa ci scrive:

"Sono il figlio dell’allora ten. Ulisse Donati che fu vicino al Colonello Pietro Mazza durante la guerra come 'addetto'(non conosco il termine giusto per il ruolo) in quanto nativo di Zara e quindi pratico dei luoghi ed in grado di comprendere e parlare la lingua locale. Dopo l’8 settembre il Colonnello fu fucilato dai Tedeschi a Trilj (Croazia, nei pressi di Spalato, ndr) mentre mio padre fu deportato in un campo di concentramento in Germania. Come riportato in un libro di Pietro Canepa (storico luese, ndr), mio padre si adoperò per far rientrare le salme del Colonello e degli altri ufficiali fucilati a Trilj. Oggi si trovano nel Tempio Votivo del Lido di Venezia. La vedova del Colonello, finché ha potuto, è sempre venuta al Lido per presenziare alla messa di suffragio per i Caduti che si celebrava, se ben ricordo, ogni primo di ottobre. In quell’occasione veniva sempre a trovare mio padre. La spada da cerimonia del Colonello è stata donata a mio padre dalla vedova a ringraziamento per la sua devozione ed il suo affetto nei confronti del marito caduto. Sono pronto a donare le spade del colonnello Mazza e anche quella di mio padre a chi fosse interessato perché possano avere una collocazione degna della memoria dei loro proprietari".

Per eventuali contatti  Donati ci autorizza a diffondere il suo telefonino:329 2120050

PER SAPERNE DI PIU'

Nato ad Alessandria l’8 febbraio 1893, Pietro Mazza viveva con la famiglia alla cascina Pezzine di Cuccaro, nel cuore del Monferrato, tra Casale ed Alessandria. Dopo gli studi liceali, frequentata l’Accademia di Artiglieria e Genio a Torino, poi prende parte col grado di sottotenente, ferito sul Carso si guadagna la medaglia d’argento al valore militare.

Promosso capitano nel 1917, frequenta la Scuola di Guerra, diventa maggiore e sposa Rosa Monesi. Nuovamente ferito durante la guerra civile spagnola, allo scoppio della seconda guerra mondiale combatte prima sulle alpi occidentali e poi in Jugoslavia con il 18° Corpo d’armata, dove viene sorpreso dall’armistizio dell’8 settembre 1943 e trucidato.

A Casale il suo nome è legato alla caserma (Casermette Mazza) dove era ufficiale di artiglieria, stimato da tutti per le doti di umanità, mentre Cuccaro lo ha ricordato dedicandogli (anni addietro) la via che sale verso la chiesa, con il busto in bronzo recuperato dalle Casermette casalesi e posto nel Parco della Rimembranza (12 novembre 2000). Il 7 novembre 2010-leggiamo da un nostro Viaggio d’autore in rete il 15 ottobre 2010-è stata dedicata a lui e a tutti i caduti cuccaresi la sala convegni, dove sono esposti alcuni cimeli, tra cui un ritratto e la lapide funeraria dell’edicola cimiteriale già di proprietà della famiglia Mazza.

I cimeli che Donati mette generosamente a disposizione potrebbero andare ad arricchire un eventuale museo militare (pensiamo a come star l'aereo Balilla di Palli che ci dovrebbe tornare, restaurato, da Trento), sinonimo della storia e delle tradizioni della città di Casale.

Luigi Angelino