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Personale di Fernanda Core

Inaugurata “Dove porta la neve” a Villa Vidua di Conzano

La montagna, quella innevata della Val d’Ayas, luci e ombre, scorci e paesaggi, persone, baite e animali, dettagli e anfratti, un percorso intimo tra l’artista e l’ambiente montano, caratterizza l’esposizione “Dove porta la neve” di Fernanda Core, la mostra di pittura grafica e illustrazioni allestita a Palazzo Vidua a Conzano inaugurata sabato scorso.

Monferrina d’origine, la Core, in qualità di grafica ha preso parte a numerose rassegne di vignetta e fumetto, fra cui la Biennale di Lucca, la Biennale dell'umorismo di Ferrara, Treviso Comics. Dopo la laurea in Architettura aveva iniziato a lavorare come pittrice e disegnatrice, partecipando ad alcune prestigiose esposizioni, quali: Palazzo Braschi a Roma, Palazzo di Re Enzo e Arte Fiera a Bologna, Arengario e Triennale a Milano, Manica Lunga del Castello e a Casale Monferrato. Le sue numerose personali in Italia hanno fatto tappa anche al  Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, da Arter a Milano, al teatro Municipale di Casale Monferrato, al Teatro Alfieri di Asti e, all’estero, in Olanda, Svizzera e presso la Galerie Alphaflor  a Friburgo in Germania. Per il cinquecentenario della Morte di Piero della Francesca aveva realizzato un ciclo di opere a tema, esposte a Palazzo Pretorio di San Sepolcro e ad Arezzo. Fernanda Core ha altresì fatto parte del gruppo milanese di Humor Graphic ed è presente nel Catalogo degli Illustratori redatto dal comune di Branzoll. Nella presentazione scritta dalla studiosa aostana Maria Teresa Brunod (originaria di Champoluc) emerge come la pittura di montagna sia un genere relativamente recente, che si definisce con i preromantici tedeschi. Brunod indica in essi, e soprattutto in Caspar David Friedrich, l’ispirazione che ha animato il lavoro della Core, che si è ben guardata dal praticare la pittura “en plein air”, guidata piuttosto da una tensione simbolica, dal ricordo, dal desiderio di ricongiungimento con un altrove, che spesso coincide coi luoghi del cuore, primo fra tutti la Val d’Ayas.

La montagna, specie se innevata, viene vista come luogo di silenzio, di rifugio e di intimità. Sono della Core anche le illustrazioni del libro per bambini “La Gallinella Rossa di Magneaz”, visibili al primo piano di Villa Vidua, il cui testo è costituito da un’antica fiaba della tradizione popolare orale della Val d’Ayas. Il volume, raccolto e trascritto in italiano e patois dalla Brunod, è stato donato dal Comune di Ayas alle scuole elementari per essere adottato come testo.

Per la pubblicazione la Core si è rifatta alle immagini in bianco e nero del suo antico amore per il fumetto, mentre quelle a colori sono state realizzate in olio riproducendo tutti luoghi reali. A questi ha aggiunto personaggi in acquerello sovrapponendoli poi con l’uso del computer: una tecnica originale che ricorda quella dei disegnatori della Disney, al fine di ottenere un effetto quasi di rilievo, come un fermo immagine da film. “Tutto sembra vero, ma c’è qualcosa di più, c’è una gentilezza incantevole che ricorda la micrografia di certi illustratori vittoriani, una linea delicata e flessibile che conferisce al vero una grazia piena di lirismo” ha concluso Anna Torterolo. “Questa mostra segna il ritorno della Core a Conzano dopo 20 anni” ha ricordato il sindaco Emanuele Demaria, “e siamo orgogliosi di sapere che la nostra Conzano ha lasciato un’impronta sulla vita e le opere dell’artista”. “Nel silenzio e nella dimensione magica della montagna” ha aggiunto la Core, “il corpo diventa natura e gli animali congiunzione con Dio”. “Neve e montagna” sono due elementi che fanno parte della storia della famiglia della Core: “il papà che sciava e la mamma che passeggiava raccogliendo fiori di prato, ma la montagna è anche socialità vissuta attraverso la polenta consumata in gruppo con amici, le partite a carte, le escursioni e, soprattutto, il silenzio, la natura, gli animali e la volpe che, furtiva, passa sotto casa. La montagna è quel sentimento che non ha un nome nella nostra lingua, ma che si può definire “senso di intimità”, fatto anche di casette silenziose scandite da flebili luci notturne, dal calore dei camini e dal senso di accoglienza”.

La mostra sarà visitabile il sabato e la domenica dalle ore 10 alle ore 12,30 e  dalle ore 15,30 alle ore 20. Possibilità di visita anche su appuntamento telefonando al numero 347 7132722, 0142 9255132 www.comune.conzano.al.it .  

Chiara Cane

FOTO. Il saluto del sindaco di Conzano Demaria (che ha a fianco l'artista) sabato alla inaugurazione (f. Angelino)