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La storia delle scuole - di Aldo Timossi

Istituto Raffale Jaffe

La storia delle scuole casalesi condotta da Aldo Timossi tocca alla Jaffe, ecco alcuni passaggi; il testo completo sarà pubblicato domani, martedì, in cartaceo.

 

Doppia nascita per l’'Istituto Raffale Jaffe! Nel 1938 e nel 1953.  Il primo evento, nel clima vivace del Ventennio, segnato da non poche novità nel campo dell’istruzione pubblica. La riforma del ministro Gentile, anno 1923, ha strutturato la scuola elementare in un ciclo unico con tre gradi: preparatorio (3 anni), inferiore (3 anni), superiore (2 anni). Le classi dopo il quinto anno sono definite integrative, di avviamento professionale, con corsi a scelta: disegno per la meccanica, esercizi elementari di apparecchi elettrici di uso domestico, agraria, taglio e cucito, ricamo, nozioni e pratica di contabilità. 

A Casale il dibattito è fecondo di proposte. Nel 1926 “Il Monferrato” si fa portavoce dell’appello, lanciato dal deputato Arturo Marescalchi....

Passano gli anni, l’avviamento resta sempre un poco nel limbo, offrendo addestramento pratico per le semplici professioni della manodopera esecutiva e per il segretariato. Su tali basi, all’alba del 1938, nasce a Casale, con semplice atto amministrativo, la scuola di avviamento vera e propria. Si affianca all’Avviamento collegato allo storico Istituto Leardi. La seconda grande guerra incombe.

Passata la tempesta, si pensa a riprendere il cammino. Nel 1953 il  Comune di Casale istituisce la “Scuola tecnica commerciale”, sistemata provvisoriamente in due aule del Palazzo Leardi, destinata a licenziare, con due anni di frequenza, giovani ai quali sono stati impartiti insegnamenti di computisteria, ragioneria, pratica commerciale. Vi  sono  ammessi ragazzi di ambo i sessi che hanno conseguito la licenza media inferiore o quella di avviamento e, al termine del biennio, si trovano in possesso del diploma di computista commerciale, che consente di guardare a diverse possibilità di impiego; inoltre, sostenendo un esame integrativo, possono iscriversi all’Istituto commerciale e arrivare al diploma di ragioniere. Per assegnare un “titolo”, si pensa ad un Uomo di scuola, Raffaele Jaffe, insegnante e preside dell’Istituto Leardi nonché del Magistrale, ucciso nelle camere a gas di Auschwitz, il 6 agosto 1944. 

La nuova realtà prende quota, ma si creano problemi di spazi. Il pur grande palazzo dei Leardi ospita ben tre scuole, ogni anno la “Jaffe” conta 15/20 allievi in più, arrivata a quota 60 rischia di dover bloccare le iscrizioni, e peraltro anche l’Istituto Tecnico ha intenzione di chiedere in restituzione i due locali dati in prestito. Viene posto in cantiere il trasferimento, in pratica dietro l’angolo, nel Palazzo Cavallero, via Mameli. Intanto - siamo ormai all’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso - sta andando in porto una nuova riforma,  che dal 1962 unifica tutti i corsi medi inferiori in un solo percorso triennale, concluso con l’esame di licenza che ha valore di esame di Stato e apre la via a ogni indirizzo secondario. In tale quadro, è decisa la trasformazione della scuola tecnica commerciale in istituto professionale. La novità porta alla conseguenza di collegare la “Jaffe” al “Boccardo” di Novi Ligure. Nel 1964 la classe terza del nuovo Istituto sostiene (a Novi) l’esame di qualifica di Segretaria d’Azienda. Tredici “pioniere”: Anna Maria Bacino, Angela Caresana, Teresina Ferrara, Rita Lupano, Franca Luparia, Graziella Marenco, Rita Mazzucco, Giovanna Musso, Marisa Patrucco, Marinella Provera, Liselda Re, Luigina Vacca, Rita Volpato. Nel settembre ’66, in aggiunta a segreteria d’azienda si aggiungono il corso triennale di addetto agli uffici turistici, e quello biennale di stenodattilografia, entrambi dal ’68 confluiti nella qualifica di applicati ai servizi amministrativi. 

L’inizio degli anni Settanta porta finalmente - con un nuovo preside, Franco Romussi - il trasferimento in Borgo Ala, Via Gonzaga, nei locali dell’ex Piccolo Seminario, noti come “Casa  della Missione” in quanto proprietà dei Padri missionari di San Vincenzo de’ Paoli, i Lazzaristi.

Va giustamente in desuetudine l’etichetta popolare di scuola per segretarie d’azienda, si amplia l’intervento didattico, l’Istituto ha successo (arriverà in pochi anni a 90/100 iscritti alle classi prime) anche perché al termine del triennio si ha comunque un titolo di qualifica, e chi desidera può passare al biennio per il diploma, quindi eventualmente accedere all’università. Superati, nel passaggio dalla competenza del Comune di Casale a quella della Provincia, problemi di ammodernamento dei locali (migliorati i servizi igienici, potenziati il riscaldamento e i servizi antincendio/antinfortunistica), i primi anni Novanta devono fare i conti con un ventilato, nuovo trasferimento, ipotizzando il passaggio al Magistrale o alla Media Dante. Preannunciato dal Ministero anche l’accorpamento al “Migliara” di Alessandria, decisione contro la quale inizia una robusta e vittoriosa battaglia che vede impegnati Comune, Consiglio d’Istituto e Collegio dei docenti.

Quando l’Istituto - che nel frattempo ha ottenuto anche un bel riconoscimento dall’ANFFAS, “per l’inserimento di ragazzi con problematiche, che potrebbero difficilmente avere altri sbocchi scolastici dopo la scuola dell'obbligo” - è prossimo ai 200 iscritti, arriva l’assegnazione, come sede aggregata, dell’istituto “Luparia” di Rosignano. Vi resterà dal 1996 al 2000, lo stesso anno in cui per lo “Jaffe”, sfumata l’ipotesi di trovare alloggio nell’ex Ferrini (che ha già 600 allievi), si decide un ritorno alle origini, con il trasloco nel Palazzo Leardi.....

aldo timossi     

FOTO. Piccolo Seminario, una delle sedi della Jaffe.-