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La scomparsa di Maria Teresa Guaschino

Raffinatissime le nature morte e gli omaggi alla città di Casale ed ai suoi palazzi - Rosario e funerali a Cantavenna
Giovedi 16 pomeriggio si è spenta nel Soggiorno Airone di Giarole l’artista casalese Maria Teresa Guaschino. Aveva 94 anni. Il Rosario è programmato alle 21 di oggi, venerdì, alla parrocchiale di Cantavenna di Gabiano dove si svolgeranno anche i funerali alle 15 di domani, sabato 18 febbario.
-Nata a Torino nel 1928, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale la Guaschino si trasferisce a Casale Monferrato, dove insegna come maestra elementare ma opera anche subito come sensibile artista.
Espone con molti maestri del territorio ed anche in diverse mostre nazionali dagli anni '50. Sin dai suoi primi disegni del dopoguerra dove il segno già maturo ed esuberante trapelava il desiderio di andare oltre, sino ai grovigli di corpi femminili degli anni '70 e '80 dove materia e segno si amalgamano in un personale linguaggio onirico esistenziale. Dalle tenebre esce la luce diceva l’artista , “l’arte deve essere lo specchio della nostra sofferenza umana”.
Raffinatissime le nature morte e gli omaggi alla città di casale ed ai suoi palazzi.
Ma il meglio questa artista libera da ogni schema lo trovava nel recuperare una matericità postinformale citando fautrier, Scanavino, ed altri maestri europei dimostrando una cultura ampia e profonda, producendo cosi dalla fine anni 80 un neo informale dal quale nascono fantasmatiche presenze conturbanti e poetiche, un segno sicuro e libero dimostrato e accentuato anche nelle ultime opere del 2016 incredibilmente squillanti di cromatismi esplosivi desiderio di vita ma anche di ricerca del mistero della stessa.
Tra le mostre recenti a lei dedicate ricordiamo una grande antologica curata da Carlo Pesce a Villa Vidua a Conzano e nel 2016 forse l’ultima mostra importante una grande rassegna dei suoi lavori storici allestita al Castello di Casale Monferrato curata da Marco Garione coadiuvato da Simona Cici e presentata da una mia intervista presentazione dove fu lucidissima nel dialogo ricordando i tanti artisti conosciuti e l’amore per l’arte antica e contemporanea in particolare le tematiche introspettive e quelle che difendevano la donna vista come anima sofferente; da aggiungere un amore sviscerale verso i gatti con i quali fin che ha potuto ne ha condiviso la libertà e l’eleganza. Anche all'Airone, dove si era trasferita da Popolo nell'aprile 2014, ha continuato a dipingere ed esporre.
Piergiorgio Panelli
FOTO. La Giaschino nel suo 'atellier' all'Airone-