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  • 8 anni fa
  • Casale Monferrato

I 'Castelli' di Settia

Il libro presentati ad Arte e Storia

L’associazione casalese “Arte e Storia” ha inaugurato il ciclo di appuntamenti autunnali ospitando, nella sede di Corso Valentino, il prof. Aldo A. Settia. Insigne medievista, Settia, sollecitato dalle domande di Antonino Angelino, ha presentato il suo nuovo libro: “Castelli medievali” (Il Mulino, pagg. 184, euro 13). Si tratta, come ha evidenziato Angelino, del frutto di 50 anni di studi e ricerche sui castelli: dalle strutture fortificate della tarda antichità al forte bastionato del Cinquecento.

Non mancano, nel volume, numerosi sovvertimenti delle opinioni correnti, come, ad esempio, la teoria (largamente insegnata anche nelle scuole) secondo cui l’incastellamento sarebbe frutto della paura delle incursioni barbariche. No: «Le fortificazioni – ha spiegato Settia – nascono prima per proteggersi dagli avversari interni, dai nemici del partito avversario, dal popolo. Quando arriveranno gli Ungari, l’incastellamento è già in atto, non sono loro a causarlo». Un esempio? Nientemeno che Casale: «Quando il Marchese costruisce il castello, la pieve di Casale è già fortificata, tant’è che il castello era fuori dalla fortificazione. Il Marchese si incastella per proteggersi dai cittadini. C’è un sostanziale equivoco tra il castello originario (quello attorno alla pieve) e quello nuovo (quello attuale) costruito al di fuori».

Al termine della conferenza, Angelino ha proiettato diverse immagini, relazionando esaurientemente su ciascuna, di castelli (o di ciò che ne rimane) monferrini come a Villadeati-Lussello (zona ripetitore), Cellamonte, Rosignano, Occimiano, Torcello, Conzano, Giarole, Uviglie, San Giorgio.

m.ros