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Rosanna Romanisio Amerio e l'armistizio di Cassibile
Preziosi interventi della giornalista grazzanese - La figura di Montanari
Lorenzo Bovi, storico, ha dato alle stampe un libro sull’armistizio di Cassibile (Sicilia WW2). Nell’agile volume (di pregio le foto, oltre cento) si trovano due interventi di Rosanna Romanisio Amerio (foto) che dal 2013 si occupa dell’argomento (e scrive molto bene, del resto è
nata giornalista a Il Monferrato…).
L’Amerio è di Grazzano Badoglio e per molti anni è stata vice presidente del Museo Badoglio e in certo qual senso aveva già respirato “in casa” lastoria di quel periodo molto travagliato.
I suoi interventi sono frutto di diversi sopralluoghi in Sicilia al punto che è diventata amica dei proprietari della masseria (Liliana e Mario Sinatra) dove il gen. Giuseppe Castellano affiancato dall’ambasciatore Franco Montanari (originario di Moncalvo da parte di padre, gen. Carlo, cresciuto poi negli Stati Uniti) firmo il 3 settembre il cosiddetto armistizio segreto col gen Walter Bedell Smith (futuro direttore della CIA). Castellano firmava a nome di Badoglio, Bedel Smith di Eisenhower.
Siamo in Santa Teresa Longarini di Siracusa, presso la masseria fortificata di San Michele, distante 3 km dal comune di Cassibile. L’armistiziodi Cassibile è entrato in vigorel’8 settembre del 1943.
Tornando al libro di Bovi una sezione a firma Amerio tratta di quello che è un vero e proprio giallo relativo al documento armistiziale (la nostra
grazzanese ha contattato gli Archivi di Torino e Roma per finire a quello del Ministero degli Esteri alla Farnesina dove ha avuto la fortuna di trovare la preziosa collaborazione di Stefania Ruggeri).
La copia italiana odierna è in teoria conforme a quella americana dove a segna-firma figura dattiloscritto Guiseppe (e non Giuseppe,ma anche Trump ha sbagliato il nome di Conte...) Castellano, poi si propone sempre alla base del foglio la stessa firma mentre dalle foto Castellanofirmava in alto…
L’originale italiano era stato distrutto al momento della fuga a Pescara
Nel secondo capitolo l’Amerio con sue belle foto ci porta alla Masseria fino al tavolo su cui fu firmato l’Armistizio (in realtà costruito con assi di cassette di munizioni, come da sigle). E’ un ripiano non tanto grande che era stato accostato ad altri in quella che era la mensa dei militari Usa.
Detto questo ci rimane da aggiungere che l’Amerio (da giornalista bisogna promuoverla a storica) sta lavorando a un volume tutto suo dove si aggiungono preziose testimonianze dall’archivio Montanari (qui non ha dovuto andare lontano visto che era stato donato alla Biblioteca di Moncalvo). Possiamo ancora scrivere come suggerimento l’idea di un gemellaggio Grazzano- Moncalvo con il Comune di Cassibile, magari nel giorno dell’uscita del suo libro.
Auguri.
Luigi Angelino
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