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La spartizione delle grange

Ricerca di Armano Luigi Gozzano 

Le grange vercellesi (molte in territorio di Trino, ndr), erano fonte di ricchezza per la presenza di abbondante acqua e considerate le fattorie dei monasteri di San Genuario e Lucedio (di cui si celebra quest'anno il Millenario come già anticipato da un articolo di Timossi, ndr) già al tempo dei marchesi del Monferrato, in più rappresentavano una strategica posizione lungo la via Francigena e motivo di scontro tra le dinastie Gonzaga, Savoia e Napoleone. Interessante e poco conosciuta la loro storia recente

Lucedio veniva ceduta nel 1807 da Napoleone Bonaparte al cognato Camillo Borghese, governatore del Piemonte prima della restaurazione per tre milioni di lire quale quarta parte del prezzo delle 322 opere formanti la galleria romana vendute al governo francese.

Caduto Napoleone, Borghese voleva vendere ai privati le sette grange di Lucedio, Castel Merlino, Montarolo, Montarucco, Ramezzana, Darola e Leri ma i Savoia ne sequestrarono i beni dalla Magistratura.

Ritenuto illegale il sequestro dal protocollo di Parigi del 1816, le grange furono vendute dal Borghese nel 1818 al marchese Michele Benso di Cavour, al marchese Carlo Giovanni Gozzani di San Giorgio e a Luigi Festa, direttore di una società immobiliare proprietà dei coniugi Olivero e Gattinara già tenutaria delle grange concessa dal demanio nel 1807.

La spartizione effettiva avvenne nel 1822 nella misura di 6/24 al Cavour con Leri e Montarucco, 6/24 al Festa con Montarolo, Darola e 1/2 Ramezzana e 12/24 al Gozzani con 1/2 Ramezzana, Lucedio, Castel Merlino e la tenuta di S. Bernardino di Trino. Carlo Giovanni lasciò il suo enorme patrimonio al cugino austriaco Felice Carlo Gozani marchese di San Giorgio.

Con il proprio fallimento dichiarato dal tribunale di Casale nel 1861, Felice Carlo Gozani fu costretto a vendere le grange al duca di Galliera Raffaele de Ferrari, insignito del titolo di principe di Lucedio nel 1875 dai Savoia. Una curiosità: le stazioni di Genova Principe di Lucedio e Genova Brignole Sale furono intitolate ai coniugi de Ferrari.

La grangia di Leri venne affidata ai figli conte Camillo (futuro primo ministro, ndr) e marchese Gustavo Benso di Cavour in società con l'agricoltore Giacinto Corio, applicando princìpi innovativi confermando quanto Camillo aveva manifestato nelle Langhe.

Il Borgo di Leri Cavour (poco oltre Trino, di cui fa parte, ndr), ma questa è storia recente, è in fase di recupero e tutela dalla associazione L.E.R.I. Cavour ODV presieduta da Roberto Amadè e ha organizzato, altra curiosità, il primo concerto di Natale il giorno undici dicembre 2022 ospitando il Casale Coro.

Armano Luigi Gozzano 
 
FOTO. Marchese Felice Carlo Gozani