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Affascinante mondo del collezionismo

Dialogo con Carlo Orsi alla Filarmonica
Presentata dalla presidente Serena Monina una piacevole conversazione sull’affascinante mondo del collezionismo si è tenuta martedì nel salone d'onore dell’Accademia Filarmonica (palazzo Treville). 
Protagonisti del vivace dialogo Carlo Orsi, gestore di una prestigiosa Galleria d’arte nel cuore di Milano fondata agli inizi degli anni Cinquanta dal papà Alessandro a cui oggi se ne è aggiunta una seconda a Londra, e Leonardo Piccinini, storico dell’arte e del collezionismo, collaboratore di riviste specializzate. 
Filo conduttore dell’incontro -supportato da belle immagini-una vasta e ben articolata panoramica sul collezionismo nel mondo globale. Una pratica già presente a Roma, attestato dall’accusa di Cicerone a Verre, il governatore della Sicilia, poi continuata a Venezia col collezionismo di sculture classiche di Palazzo Grimani, alla prima struttura museale di Sabbioneta col duca Vespasiano Gonzaga, e poi la vendita delle collezioni d’arte di Mantova, Genova e Modena, fino alla straordinaria collezione dal medioevo all’età contemporanea di Francesco Federico Cerruti, frutto della vita discreta e riservata  dell’imprenditore scomparso novantatreenne qualche anno fa. 
Da non dimenticare una delle più antiche famiglie nobili austriache, i principi del Liechtenstein straordinari collezionisti da più di cinque secoli. In Europa da ricordare la Biennale internazionale di antiquariato a Palazzo Corsini di Firenze, ma soprattutto l’appuntamento del gotha del collezionismo mondiale nella cittadina di Maastricht, a Tefaf Maastricht, fiera leader che ogni anno porta la migliore selezione di arte e di antiquariato e dove si danno appuntamento i direttori dei maggiori musei, soprattutto americani. È negli Stati Uniti, infatti, il futuro del collezionismo grazie all’iniziativa dei privati e alla grande vivacità del libero mercato, non presente nel nostro paese. 
Hanno concluso il piacevole incontro alcune considerazioni sulle opere di Angelo Morbelli, il grande artista divisionista di cui ricorre il centenario della morte, in particolare sulla pittura di paesaggio in Monferrato frutto del soggiorno alla Colma di Rosignano e sui “vecchioni” del Pio Albergo Trivulzio di Milano dove Morbelli aveva studio interno. 
Il susseguirsi delle domande - soprattutto a caccia di quotazioni  è stata la riprova dell’interesse suscitato dal pomeriggio.
L. Angelino e D. Roggero
 
FOTO. La conferenza di martedì in Filarmonica, sullo schermo lo stand Orsi all'ultimo Maastricht