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Alessandria scolpita a palazzo Monferrato

Sgarbi: “Bellissima mostra che onora la città. Una raccolta di opere di qualità sorprendente e di livello internazionale”

Bellissima mostra che onora la città. Una raccolta di opere di qualità sorprendente e di livello internazionale”.

Con queste due perentorie affermazioni il noto studioso d'arte e opinionista Vittorio Sgarbi ha concluso la visita a sorpresa alla mostra “Alessandria scolpita” che ha condotto nei giorni scorsi. Accompagnato dal sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, che lo ha guidato in un lungo giro della città, e accolto dal direttore di Palazzo Monferrato, Roberto Livraghi, il prof. Sgarbi ha dedicato alla mostra inaugurata da pochi giorni una visita attenta e approfondita.

Merita di essere comunicata di più di quanto non sia attualmente” - ha voluto precisare Sgarbi, arrivato in città per partecipare alla presentazione del catalogo delle opere di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio (presidente Pier Angelo Taverna).

E della mostra di palazzo Monferrato ha parlato anche all’evento di Palatium Vetus: “Sono esposte opere straordinarie che in parte non conoscevo. Devo anche dire che il sottotitolo della mostra è più evocativo del titolo. “Alessandria scolpita” non mi dice molto. “Sentimenti e passioni tra gotico e rinascimento”, invece, sono l’ideale seguito della mia mostra “Sogni”, di qualche anno fa a palazzo Monferrato”.

Il critico, lodando le scelte compiute dal curatore dell’esposizione, prof. Fulvio Cervini, ha sottolineato come un merito evidente della mostra sia quello di aver riunito insieme per la prima volta tante opere prodotte sul territorio e poi disperse: ha mostrato anche molto interesse per il percorso esterno che costituisce una sorta di “mostra fuori dalla mostra” e ha chiesto di poter ricevere il catalogo non appena sarà pubblicato.

In effetti, la disponibilità del catalogo, stampato dall’editore SAGEP di Genova, è preannunciata per la prima metà di gennaio e si presenta come un’occasione di fruizione culturale importante.

Sgarbi si è soffermato in particolare sulle tavole dipinte del pittore alessandrino Giovanni Mazone, evidenziandone il collegamento con alcune sculture esposte a fianco, come nel caso della Crocifissione della Pinacoteca di Savona e del Crocifisso della parrocchiale di Masio e ha molto ammirato i due Compianti di Castellazzo Bormida e di Serravalle Scrivia.

Commenti entusiastici ha riservato alle sculture dell’artista pavese Giovanni Angelo del Maino e della sua bottega. Totalmente “sgarbiana” la conclusione: “Chi la mostra non vedrà – ha detto il critico – capra capra sarà”.

Nei primi giorni di apertura (resterà poi visitabile fino al 5 maggio 2019) la mostra ha avuto un buon successo di pubblico e anche di critica: stanno già apparendo le prime recensioni su riviste specializzate di settore e sulle pagine culturali dei principali quotidiani di Torino, Milano e Genova. “Giudichiamo molto importante – conclude Livraghi – anche l’inserimento della mostra nei due circuiti di abbonamento Piemonte Musei e Lombardia Musei, che come noto sono molto selettivi nelle loro scelte e che invece ci hanno riservato subito una grande attenzione”.

FOTO. Sgarbi ad Alessandria, a destra Livraghi