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Musica in Filarmonica

Esaminiamo il programma che si apre venerdì 10 ottobre con un duo violino e pianoforte
Il livello è persino più alto rispetto alla stagione 2024/25 e questo c’era da aspettarselo, ma stavolta a colpire è anche la varietà di questo secondo cartellone della Accademia Filarmonica di Casale Monferrato firmato da Sergio Marchegiani e appena presentato nella sede di palazzo Gozzani di Treville in via Mameli.
Sì, c’è una prevalenza verso l’empireo pianistico, del resto lo Steinway appena restaurato bisogna sfruttarlo, ma i nove appuntamenti previsti lasciano spazio alla musica da camera con formazioni e solisti di altrettanto prestigio.
Ce n’è per tutti i gusti, personalmente non vedo l’ora che arrivi il 12 dicembre per godermi un violoncellista eclettico come Sandro Laffranchini (foto) che ripercorre le note del sax di Branford Marsalis nella sua versione di An Englishman in New York. O che Dimitri Ashkenazy interpreti con il suo clarinetto quella deliziosa pagina romantica che è il trio il Paul Juon (il 14 novembre).
Ma, al di là delle scelte personali, è indubbio che saremo tutti a Palazzo Treville il 16 gennaio per il recital di Angela Hewitt. La pianista, riconosciuta come la più grande interprete della tastiera di Bach (ma su tutto il ‘700 va fortissimo) rappresenta l’ennesimo mistero di Marchegiani, capace di convincere artisti che di solito riempiono un auditorium da 2000 posti a suonare in un contesto decisamente più privato. Tanto per fare uno dei nostri soliti raffronti: la pianista canadese nel giugno 2025 ha fatto sold out alla Carnegie Hall, costo medio 75 dollari. Più a buon mercato sentirla al Festival di Salisburgo dove i prezzi erano tra 25 Euro e i 110 Euro.
Alla Filarmonica di Casale, se siete veloci, potrete vederla a 2 metri di distanza per 9 Euro, 6 se vi accontentate della Sala Carlo Alberto. Oppure potete fare l’abbonamento a tutti e 9 concerti a 60 Euro, o ancora meglio andarci gratis diventando soci dell’Accademia Filarmonica e partecipando così a questa immensa avventura musicale cominciata nel 1827.
Ma torniamo al cartellone. Si apre venerdì 10 ottobre con un duo violino e pianoforte che porta alla ribalta Miriam Abouzahra, classe 2008, e così ritorna in auge la tradizione di avere a Palazzo Treville i vincitori del vercellese premio Viotti. Lei a 17 anni ha già un curriculum formidabile (ha suonato al Covent Garden di Londra tanto per dire). Lorenzo Di Bella, che il mondo ha scoperto nel 2005 come vincitore del premio Horowitz sarà invece a Casale per un recital pianistico il 24 ottobre, imperdibile anche perché nel programma c’è quella gigantesca cattedrale sonora che è la sonata in SI minore di Liszt.
Siamo al 31 ottobre
Si prosegue il 31 ottobre con il duo violino e pianoforte Liviabella-Angelillo, che oltre al programma decisamente interessante vede un terzo protagonista: ovvero il violino firmato Carlo Bergonzi Cremona 1733, uno strumento che proveniva dalla collezione del Conte Cozio di Salabue. Un modo per ricordare il nobile monferrino che ha “inventato” la cultura della liuteria, al quale in questi giorni è dedicata una mostra a Palazzo Madama di Torino, da dove proverrà lo strumento.
Abbiamo già parlato di Ashkenazy che si esibisce con il violoncellista Andrea Bergamelli e il pianista Corrado Ruzza (se ve lo state chiedendo: sì, suo padre era il leggendario pianista Vladimir), ora dopo il concerto di Laffranchini che chiude il 2025, il nuovo anno si apre con un l’esibizione di Angela Hewitt e prosegue il 23 gennaio con un’altra chicca: l’arte pianistica di Francesco Nicolosi che si unisce alla voce recitante e al testo di Stefano Valanzuolo per ripercorrere la vita di Wladyslaw Szpilman, il pianista scampato all’annientamento del Ghetto di Varsavia che tutti conoscono grazie al film di Roman Polansky. Il 6 febbraio Martin Kasik ci ricorda quanto questa sala sia stata sempre votata a Chopin, grazie all’opera della mai dimenticata presidente Teresa Cerutti. Eseguirà le quattro Ballate e i quattro Scherzi del compositore polacco
Infine ecco un altro recital pianistico, quello di Pasquale Iannone, conclude il programma il 20 febbraio con un programma che vede l’appassionata di Beethoven e i 6 momenti musicali di Rachmaninov.
Poi non resterà che aspettare la stagione del 2027: quella del bicentenario, che tutti a cominciare dalla presidente dell’Accademia Serena Monina già annunciano grandiosa. Più di così sembra difficile, ma staremo a vedere.
Alberto Angelino