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il Picchio a La Chaise-Dieu

Sono stati ufficialmente riallacciati, lo scorso fine settimana, gli storici legami, interrotti secoli fa, tra l’Abbazia Benedettina di La Chaise-Dieu, in Alvernia e il monastero femminile di Rocca delle Donne, durante la visita in terra francese da parte di una delegazione dell'Associazione Il Picchio di Camino, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.
L’ufficialità, che sancisce i legami tra le due realtà, è giunta dopo due anni e altrettanti incontri: il primo nel 2016, quando i caminesi avevano raggiunto Lavadieu, sede dell'antico convento femminile di Sant'Andrea gemellato nel medioevo con Rocca, e il secondo con la visita dei francesi in terra monferrina nel 2017. Il villaggio di La Chaise-Dieu, che conta settecento abitanti, si trova a circa mille metri di quota, all'ombra dell'imponente mole della grande chiesa abbaziale gotica e, annualmente, con la sua grandiosità, gli splendidi arazzi e la famosa danza macabra, richiama circa 15.000 visitatori. L'abbazia di San Roberto, fondata nel 1043 da Robert de Turlande, nel basso medioevo disponeva di oltre trecento dipendenze in cinque nazioni europee, tra le quali anche in Italia. Rocca è uno degli otto priorati italiani di La Chaise-Dieu, con capofila l'abbazia di Frassinoro, sull'appennino modenese, rappresentata da Pietro Natale Capitani, anch'egli presente all'incontro alverniatese. La Rete Europea dei Siti Casadeiani, presieduta da Robert Flauraud, è l'associazione che da vent'anni gestisce i rapporti e le iniziative tra le vecchie dipendenze della casa madre francese. Durante la visita in Alvernia i monferrini hanno partecipato all'Assemblea Generale dell'associazione, presentando alcuni prodotti enogastronomici del Monferrato casalese. Al seguito del sindaco di La Chaise-Dieu, i caminesi hanno poi visitato il cantiere di restauro del grande complesso abbaziale (impegno di spesa pari a 25 milioni di euro), per poi proiettare di un breve documentario su Rocca delle Donne in lingua francese.
Prima di accomiatarsi, la delegazione de Il Picchio, ha avuto altresì l’opportunità di confrontarsi con l’associazione francese ospitante, relativamente alla valorizzazione di itinerari storici ciclopedonali. Nell’occasione hanno donato la guida "Camminare il Monferrato" e illustrato l'iniziativa dei 100 km del sentiero dei "Castelli bruciati".
Soddisfazione per la delegazione de Il Picchio che, oltre all’aspetto emozionale, ha potuto apprezzare il confronto, lo scambio di esperienze e la volontà a fare rete allacciando relazioni stabili e proficue su larga scala. Ultimo, ma non ultimo, di grande rilevanza, è stato l'aspetto scientifico dato dalla riscoperta di importanti lasciti storici comuni, che potranno essere da stimolo per approfondire la ricerca documentaristica e per intraprendere nuove iniziative.
Chiara Cane