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Moncalvo nelle guerre del Novecento

Incontro sabato alla biblioteca civica
Cosa accadde alla città di Moncalvo e ai suoi abitanti durante le guerre del Novecento? Se ne parlerà sabato 24 novembre, alle ore 16.30, presso la Biblioteca civica della città aleramica, in via Buronzo 2.
Sarà infatti presentato il libro di Andrea Spagni Moncalvo nelle guerra del Novecento (132 pagine, Edito da Città del silenzio, 2018) e, insieme all’autore dialogherà lo storico e curatore del Museo Badogliano di Grazzano Alessandro Allemano che ne ha scritto la prefazione.
Spagni, attraverso un lungo lavoro di ricerca, presenta al pubblico i risultati di un’analisi approfondita dei documenti conservati nell’archivio storico comunale di Moncalvo: atti amministrativi, carteggi, lettere autografe, fotografie, cartoline, manifesti, disegni, articoli di giornale.
«Furono 138 i morti moncalvesi nelle guerre del Novecento – spiega Spagni – nel periodo di tempo che va dal 1911, con l’inizio delle ostilità contro l’Impero turco, fino agli anni Sessanta». Un’attenzione particolare è riservata alla Grande guerra di cui lo scorso 4 novembre si sono ricordati i Cento anni dalla conclusione del conflitto. «Gli elenchi dell'Archivio Storico di Moncalvo riportano la cifra di settantotto soldati morti sul campo, sette dispersi e dodici deceduti in seguito, per malattia provocata da cause di servizio – si legge nel libro di Spagni. Se si aggiungono altri due nomi ricordati dal Monumento ai Caduti della frazione Castellino, sale a quasi cento vite umane il tributo che Moncalvo, comune allora di circa 4.400 abitanti, ha versato all'Italia nel corso di quello che, all'epoca, fu definito il più grande conflitto mondiale mai combattuto». Tanti i personaggi illustri coinvolti, come Carlo Montanari (1863-1915), maggiore generale, insignito della Medaglia d'oro e Ernesto Umberto Testa Fochi (1873-1917), colonnello degli alpini al quale fu assegnata la Medaglia d'argento e il futuro parroco del paese, monsignor Giuseppe Bolla (1885-1952).
Moncalvo ebbe anche il merito di essere «una delle prime città italiane a rendere omaggio ai suoi valorosi soldati – prosegue Spagni - apponendo nell'atrio municipale due lapidi di marmo con l'elenco dei caduti e il Bollettino della Vittoria; nel breve periodo non fu possibile erigere un vero e proprio monumento in loro ricordo, se si eccettua, nel 1924, la creazione di un Parco della Rimembranza sul Bricco Fagiani, l'altura prospiciente il viale del Camposanto», dietro alla chiesa di San Francesco. Solo parecchi anni dopo, sarebbe stato realizzato il “Monumento ai suoi caduti di guerra” che i moncalvesi vedono oggi. Il sacrario fu inaugurato il 23 ottobre 1960, dedicato «agli eroici concittadini morti per la patria in tutte le guerre fino ad allora combattutesi».
Andrea Spagni, alessandrino, dopo la laurea in Scienze Politiche all’Università degli Studi del Piemonte Orientale, ha conseguito i diplomi di specializzazione in Biblioteconomia, presso la Provincia di Alessandria, e in Archivistica, Paleografia e Diplomatica, presso l’Archivio di Stato di Genova. Dal 2018, è funzionario archivista dell’Archivio di Stato di Alessandria e collabora con la “Rivista di Storia Arte Archeologia per le Province di Alessandria e Asti”.
al. anselmo