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Mercoledì 7 febbraio per il Conservatorio

Gagliaudo, Francesco e Bonifacio - Storie, leggende e musiche del Medioevo alessandrino

Mercoledì 7 febbraio in via Parma, 1 ad Alessandria, all'Auditorium Pittaluga del Conservatorio "Vivaldi", andrà in scena  il sesto appuntamento dei mercoledì del Conservatorio con uno spettacolo dal titolo Gagliaudo, Francesco e Bonifacio - Storie, leggende e musiche del Medioevo alessandrino. Tre protagonisti della storia Medioevale alessandrina e del suo territorio, ovvero: il leggendario contadino Gagliaudo Aulari, che salvò Alessandria dall'assedio del Barbarossa nel 1174; San Francesco d'Assisi (1181-1226), autore dei due miracoli "alessandrini" del cappone trasformato in pesce e della lupa, oltre a Bonifacio I protettore di trovatori provenzali e guida militare della quarta crociata in Terrasanta, saranno raccontati in prosa, versi e musica da tre poliedrici docenti e artisti. Stiamo parlando di Donato Sansone, esperto di musica antica, e docente presso il "Vivaldi" di bibliografia e biblioteconomia musicale, che suonerà diversi strumenti  con Livio Ticli e Marcello Mazzetti musicologi specializzati in musica antica e appartenenti al Dipartimento di Musica Antica "Città di Brescia", afferente all'Istituto Italiano di Musica Antica, che si esibiranno rispettivamente al canto e arpa e canto e liuto. Il tutto sarà introdotto dall'allieva di canto jazz Flavia Porcu che, accompagnata dal pianista Mattia Niniano canterà due brani di Burt Bacharach.

Donato Sansone, ideatore dello spettacolo, lo racconta così:

Il programma presenta tre storie fra realtà e leggenda legate a personaggi che hanno determinato o incrociato le vicende del territorio di Alessandria tra il XII ed il XIII: Gagliaudo Aulari, Francesco d’Assisi e Bonifacio I del Monferrato.
La narrazione si avvale di numerose fonti storiche, cronachistiche e letterarie medievali o comunque antiche. Se nel caso di Gagliaudo e Francesco si tratta di episodi isolati (la famosa “burla” della giovenca e il miracolo del santo di Assisi), Bonifacio I è descritto come attivo protettore di trovatori provenzali e guida militare della quarta crociata in Terrasanta.
L’episodio di Gagliaudo è inquadrato nell’assedio da parte del Barbarossa, che viene rievocato attraverso le parole e i canti di Minnesinger a lui legati; il vivace racconto della burla di Gagliaudo è “contrappuntato” da brani coevi che evocano momenti salienti della vicenda: il pastore di mandrie, San Pietro e la Vergine invocati dagli assediati, il venerdì santo e le lamentazioni citate nelle cronache.
La figura di Francesco rivive nelle laudi a lui dedicate e in brani che evocano le figure ed i protagonisti del miracolo “alessandrino” della lupa ricordato dalle cronache locali e dai biografi contemporanei.
Di Bonifacio I viene illustrata la mecenatistica accoglienza di trovatori provenzali, soprattutto quel Raimbaut de Vaqueiras che canterà in versi l’amore per Beatrice, sorella del marchese, ma anche l’impegno nella quarta crociata, a cui sono legate diverse composizioni celebrative che costituiscono il corposo repertorio dei canti di crociata.
Ognuno dei tre racconti musicali è intrecciato a narrazioni in prosa o in versi.

 

Conosciamo meglio gli artisti:
Marcello Mazzetti e Livio Ticli dopo gli studi in conservatorio, si laureano cum laude in Musicologia (Università di Pavia-Cremona) specializzandosi in Musica Antica presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano. Proseguono le ricerche in campo filologicomusicale presso le Università di Southampton e Huddersfield (UK).
Come musicisti e musicologi, da più di 20 anni co-dirigono progetti di ricerca, didattica e performance su pedagogia musicale storica e prassi esecutiva del repertorio fra Evo antico ed età Barocca per Palma Choralis® Gruppo di Ricerca & Ensemble di Musica Antica con più di 500 concerti e masterclass per conservatori, università e teatri in Italia, Europa, Inghilterra e USA.
Producono pubblicazioni sulla storia e la prassi della Musica Antica, organizzano e partecipano a conferenze nazionali e internazionali. Dal 2015 dirigono il Dipartimento di Musica Antica “Città di Brescia”, afferente all’Istituto Italiano di Musica Antica; dal 2016 collaborano con la University of Massachusetts, la Stanford University e il Folger Theatre (USA) in qualità di Visiting Fellows, Artists-in-Residence e membri del comitato editoriale del Tasso in Music Project. Conducono corsi di pedagogia musicale storica e improvvisazione presso il Conservatorio di Vicenza. Marcello Mazzetti è docente
di Storia della Musica presso l’Università di Torino e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, e di Poesia per Musica presso l’Università di Padova. Livio Ticli è attualmente docente di Storia della Musica al Conservatorio di Livorno.

 

Donato Sansone
Si dedica allo studio della Musica Antica con David Bellugi (Scuola di Musica di Fiesole). Si laurea con lode in Storia della Musica (Università di Pisa). Consegue in un solo anno il Diploma di Flauto Dolce con il massimo dei voti (Conservatorio di Firenze). Docente di Lettere nei Licei, dal 2007 è Bibliotecario presso il Conservatorio di Mantova e poi di Alessandria.
Attualmente svolge attività concertistica (specialista polistrumentista - fiati, percussioni) di strumenti antichi e tradizionali, con particolare riferimento al Medioevo, al Rinascimento e al primo ‘600. Ha tenuto concerti presso prestigiose istituzioni italiane (RAI, Maggio Musicale, Estate Fiesolana, Ravenna Festival, Canto delle Pietre, Fondazione Fodella etc.) e straniere (Austria, Germania, Francia, Svizzera, Croazia, Lettonia, Lituania, Estonia, Inghilterra, USA, Australia, Marocco, Iraq).

 

--Tutte le informazioni al sito in continuo aggiornamento www.conservatoriovivaldi.it