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Monferrini al Salone del Libro

Roggero-Maffei, editrice Sonda con 'Dio', la storica grazzanese Amerio

Al prestigioso Salone Internazionale del Libro di Torino nella moltitudine di eventi di cui è stata teatro questa kermesse, diversi hanno visto come protagonisti autori ed editori monferrini. 

Uno degli incontri, è stato quello di Alex Roggero, fotoreporter e scrittore dal background internazionale, che è stato intervistato da Marina Maffei per presentare il suo ultimo libro fotografico, intitolato “Le vie bianche”. Nonostante abbia lavorato in tutto il mondo, le sue radici rimangono ad Altavilla Monferrato, dove ha passato l’infanzia. Infatti, proprio da questo paesino, è iniziata la narrazione di paesaggi incontaminati, che rappresentano meglio di qualsiasi altra cosa l’anima della zona. 

“È interessante ricordare che proprio Altavilla è stato l’ultimo paese del Monferrato ad essere stato asfaltato - racconta Alex Roggero - Ho iniziato questo lavoro proprio nel periodo Covid, visto che non potevo volare in giro per il mondo, ho optato per “un viaggio a chilometro zero” in cui riscoprire il territorio. Il titolo, “Le vie bianche”, nasce dal fatto che sono proprio queste, uno dei simboli del panorama rurale di un tempo, ma anche odierno per quanto riguarda alcuni scorci. Le strade sono un topos ricorrente nella mia carriera: negli Stati Uniti, ho fotografato la Route 66 e la Highway 51, ora ho deciso di raccontare le mie strade. Mi affascina il concetto di percorrere una via, perché, da un punto di vista filosofico, significa “andare verso l’ignoto”. Ho scelto il bianco e nero, perchè volevo rendere “fotograficamente serio” il libro, ma sopratutto per poter usare fotocamere d’epoca: sono arrivato ad usare un obbiettivo vecchio, all’incirca, di 200 anni’’. 

Poi, si è tenuta una conferenza riguardante “Dio. La scienza, le prove”, il libro di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies, tradotto in italiano dalla “Edizioni Sonda”, editrice  di natali casalesi. L’evento è stato tenuto da Antonio Uras, revisore scientifico del testo, e da don Luca Peyron, docente di Teologia dell’Università Cattolica; i due relatori provenienti da realtà apparentemente opposte, hanno dibattuto su questo libro che cerca di spiegare la religione, usando in un certo modo la scienza.

‘‘Prove, è un termine controverso - ha affermato Antonio Uras - Piuttosto, preferire parlare di indizi o argomenti. Gli autori portano questi “indizi”, ma è il lettore il “tribunale ideale”, sta a quest’ultimo tirare le somme’’. Successivamente, la parola è passata a Don Peyron, che ha portato alla luce quello che considera “lo sconfinamento di campo di indagine” su cui si basa il libro: “Non si può indagare la Religione usando le ‘Scienze Dure’ e viceversa. Quando la Scienza fa Teologia, diventa ideologica, violentando così il suo stesso statuto. Scienza e religione non sono necessariamente in conflitto, semplicemente operano in giurisdizioni diverse; infatti, ad esempio, quando l’uomo si trova davanti ad uno degli spettacoli della natura, che è spiegabile grazia alla Fisica, pensi ugualmente al trascendente’’. 

Ricordiamo ancora l’incontro tenuto da Rosanna Romanisio Amerio, di Grazzzano Badoglio con Giorgio Firera e il suo editore Carlo Morrone, per esporre il suo libro “3 settembre 1943, l’Armistizio è stato firmato qui”. L’autrice ha raccontato diversi aneddoti riguardanti il meticoloso lavoro di ricerca che ha svolto per trovare i riscontri del caso. 

“Sono riuscita a risalire ad alcuni documenti che dimostrano come e dove questa tregua sia stata firmata il 3 settembre - ha spiegato -  È stato   firmato  nelle terre della Masseria San Michele’’. Infine, ha concluso l'interessante chiacchierata, raccontando brevemente la storia del giornalista Enrico de Boccard e della famigerata sparizione del “cippo di Cassibile”.   

Mattia Marin

FOTO. Presentazione di Sonda