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Relax con campane tibetane e gong

Domenica 4 luglio alle ore 18, al castello di Morsasco con Morbelli

Domenica 4 luglio alle ore 18, al castello di Morsasco Alessandro Morbelli propone un momento di intenso relax con il bagno sonoro di campane tibetane e gong. L’esperienza sonora di Alessandro, educatore e musicista, è un massaggio che stimola mente e corpo aiutando a lasciare andare tensioni e stress.

La sua efficacia terapeutica è documentata ed è portatrice di molti benefici: in particolare aiuta chi soffre di disturbi del sonno, favorisce la sincronizzazione tra emisero destro e sinistro del cervello, riequilibra i chakras, da sollievo a chi soffre di mal di testa, migliora lo sviluppo psicomotorio e genera un profondo senso di relax.

Il bagno sonoro si svolgerà nella Sala dell’Aurora del piano nobile del castello e, grazie, alla buona acustica del salone, i partecipanti beneficeranno di una profonda immersione nel suono unita a una gradevolissima esperienza estetica.

Per partecipare è necessario prenotare al 3343769833; l’evento durerà circa un’ora, si consiglia abbigliamento comodo muniti di tappetino. Il castello è visitabile tutti i giorni, su appuntamento (dal lunedì al venerdì consigliata la prenotazione con almeno un giorno di anticipo).

PER SAPERNE DI PIU'

Internet consiglia per raggiungere il castello di Mornasco da Casale l’autostrada dei Trafori e la provinciale 30 (51 minuti per 62,5 km). Siamo a 7 km da Acqui.

Il castello è una dimora signorile che si erge maestosa sulle case dell'antico ricetto a cui si accede da un'alta porta, ricavata nella torre campanaria che mostra ancora tracce del ponte levatoio. Si sale per il vicolo in pietra fino alla parrocchiale del ‘500 dedicata a San Bartolomeo. Da vedere il camino in pietra del Salone Nuovo, e la galleria del gioco della Pallacorda.

La data di costruzione del castello primitivo non è nota. Ciò che sappiamo è che, a dar vita a Morsasco, nei primi anni del XIII° secolo, sono gli abitanti di Placiano, un insediamento celto-ligure posto su una collinetta prospiciente l’attuale borgo di Morsasco. I primi signori del luogo sono gli Aleramici Marchesi Del Bosco. Agnese Del Bosco, nel 1223, sposa Federico Malaspina e porta in dote i feudi della sua famiglia, segnando la fine di quella che era stata una grande dinastia che presidiava il territorio appennico tra Piemonte e Liguria, colline attraversate da una fitta rete di vie del sale.Il castello, quindi, passa ai Malaspina di Molare, poi di Cremolino e, nel XV secolo, Morsasco dà origine alla dinastia del Marchesi Malaspina di Morsasco che qui saranno i signori fino al 1521, quando Violante Malaspina porta in dote al conte trentino, Giovan Battista Lodron gli ultimi feudi dei Malaspina di Morasco: Morsasco, Orsara Bormida e Grognardo.Colonello e diplomatico dell’imperatore Carlo V, Gian Battista Lodron ha un ruolo importante nella storia delle guerre del Monferrato negli anni dal 1520 al 1555. Scende più volte in Piemonte con le sue truppe, i Lanzichenechi che portano la peste; Giovan Battista Lodron è l’autore di molti assedi (Cassinelle, Tortona) e distruzione di castelli quali Fubine (1572) e Vignale Monferrato. Nel 1542 Lodron è nominato colonnello al servizio del duca di Milano. Si distingue nella battaglia Smacaldica delle truppe imperiali contro i principi protestanti. Da lì passa in Boemia dove occupa il castello di Praga. In quello stesso anno l’ambasciatore veneziano a Vienna scrive che il sessantenne Lodron “è ancora forte, malgrado abbia partecipato a molte guerre, davvero una persona capace”. Muore mentre sta difendendo con le truppe imperiali il castello di Casale Monferrato. Il 2 marzo Giovanni Battista detta il testamento nella casa di suo genero, il marchese Bartolomeo Incisa, marito di sua figlia Fetusa, nel cantone di Brignano della città di Casale. Il Lodron istituisce eredi universali in parti uguali Alberico e Ferrante, figli della prima moglie. Dispone di essere sepolto nella chiesa del Monastero di Santa Croce dei Padri Eremitani di Casale (tutt’ora esistente in via Roma, in parte Museo con entrata da via Cavour).  

l.a.

www.castellodimorsasco.it; castellodimorsasco@gmail.com