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Convegno su Carlo Vidua di Conzano

Venerdì 17 ottobre, con inizio alle ore 14,30, nella sala del Consiglio provinciale, a Palazzo Ghilini

 







 

 

Venerdì 17 ottobre, con inizio alle ore 14,30, nella sala del Consiglio provinciale, a Palazzo Ghilini, ad Alessandria, si terrà il convegno dal titolo Carlo Vidua di Conzano: l’Egitto e l’arte del viaggio, organizzato dalla Società di storia, arte e archeologia per le province di Alessandria e Asti con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e il patrocinio della Provincia di Alessandria e del Comune di Conzano.

Coordinato da Alberto Ballerino, presidente della Società di storia, arte e archeologia per le province di Alessandria e Asti, l’incontro proporrà importanti novità sul grande viaggiatore monferrino e in particolare sul ruolo da lui avuto nella fondazione del Museo Egizio di Torino.

Dopo i saluti dei presidenti della Provincia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e del Sindaco del Comune di Conzano Emanuele Demaria, la professoressa Paola Bianchi (Università di Torino) aprirà il convegno con la relazione ‘Società e cultura nella Torino degli anni di Vidua’, offrendo uno spaccato dello scenario in cui nacque il Museo Egizio nella capitale sabauda.

Seguirà l’intervento della ricercatrice Deborah Besseghini (Universidad Pablo de Olavide, Siviglia, Spagna) su ‘Le collezioni di Carlo Vidua come archivio di storia globale’ che propone un approccio molto originale e moderno sul viaggiatore monferrino. Attraverso la descrizione delle sue collezioni, come in un dipinto panoramico, la studiosa ripercorrerà i grandi cambiamenti politici, economici, sociali e culturali che avvennero nell’Età delle Rivoluzioni, in territori tanto diversi come l’Egitto, gli Stati Uniti, il Messico, l’India, le Filippine, Canton e l’Indonesia. Mostrerà come gli archivi di Vidua svelino elementi importanti, finora trascurati, che stanno alle radici della globalizzazione dell’Ottocento, esplorando significative connessioni tra popoli lontani in un momento di profonda riscrittura degli spazi politici e delle pratiche economiche, di creazione di nuove identità e di ri-selezione delle memorie, nella prospettiva di un’interpretazione policentrica della nascita del mondo moderno.

Il professor Tullio Scovazzi, membro dell’Institut de Droit International, nel suo intervento ‘Due aspetti interessanti delle attività di Carlo Vidua di Conzano, viaggiatore cosmopolita’ parlerà di traffico di beni culturali e di pirateria non solo sotto il profilo storico, ma anche in una prospettiva moderna. Pure in questo caso, un approccio assai originale ed insolito alla figura del viaggiatore monferrino, fatto da un autorevole studioso. Tullio Scovazzi, già ordinario di diritto internazionale nell’Università Milano-Bicocca, è stato, fra i suoi prestigiosi incarichi, delegato del governo italiano in numerosi negoziati internazionali, componente della Commissione etica della Fondation Prince Albert II di Monaco, presidente del gruppo di lavoro del Consiglio d’Europa sul diritto del mare e membro del comitato di lavoro dell’UNESCO International Centre for World Heritage Interpretation and Presentation.

Pier Maria Stabile, direttore dell’Archivio di Stato di Imperia, presenterà infine i risultati delle sue ricerche, dati alle stampe proprio in questi giorni nel volume Carlo Vidua di Conzano, artefice del Museo Egizio di Torino. Storie di un viaggiatore cosmopolita edito dalla Società di storia arte e archeologia per le province di Alessandria e Asti. L’autore rievoca l’avventura del viaggiatore monferrino nella terra dei faraoni inserendola nelle sue più ampie esperienze di viaggio nei cinque continenti. Vidua, giunto in Egitto alla fine del 1819, venne a conoscenza dell’intenzione di Bernardino Drovetti di vendere la propria raccolta alla nazione miglior offerente. Consapevole dell’importanza della collezione, svolse un ruolo decisivo di mediatore affinché le trattative con Casa Savoia si concludessero positivamente. Anzi, insistette ripetutamente perché venisse effettuato l’acquisto: la stipula del contratto alla fine del 1823 fu in gran parte merito suo. Stabile, attraverso l’esame sistematico e cronologico del carteggio tra il viaggiatore e gli altri attori dell’affaire Drovetti, ricostruisce le tappe della vicenda, consegnandoci pagine importanti di storia culturale. La sua ricerca ci regala anche una straordinaria immagine fisica del Museo Egizio alla sua nascita grazie alla scoperta nell’Archivio di Stato di Torino dello schizzo attribuito a Giulio Cordero di San Quintino, conservatore del Museo, che raffigura il primo allestimento della collezione Drovettiana di antichità al piano terra del palazzo dell’Accademia delle Scienze.

Il convegno di Palazzo Ghilini costituisce la prima presentazione in assoluto dello studio di Stabile che sarà entro breve oggetto di confronto al Museo Egizio di Torino e a Villa Vidua a Conzano.

FOTO. Conzano, villa Vidua, inaugurazione della mostra permanente multimediale su Vidua (8 ottobre 2022, f. Angelino)