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Le opere di Paolo Colombo dialogano con la storia

Percorso pittorico nei sottotetti del Duomo - Libri antichi e opere d'arte nella galleria dei vescovi

Venerdì 24 marzo, si è tenuta alla presenza di mons. Gianni Sacchi, vescovo di Casale Monferrato, e di un nutrito pubblico l’inaugurazione della mostra “Luci e colori dell’Apocalisse di San Giovanni” allestita presso il Museo del Duomo e nei sempre suggestivi sottotetti della Cattedrale.

La serata è stata introdotta da Raffaella Rolfo, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, che dopo i saluti e i ringraziamenti di rito ha presentato le due sezioni dell’esposizione.

La prima, nella galleria dei vescovi, curata dalle collaboratrici di Museo del Duomo, Archivio Diocesano e Biblioteca del Seminario (Chiara Mainini, Bruna Curato e Manuela Meni) rappresenta un’introduzione e una contestualizzazione storica, geografica e tematica sul testo dell’Apocalisse attraverso l’esposizione e l’accostamento di corali miniati, libri antichi e opere d’oreficeria. La seconda sezione si sviluppa lungo tutto il percorso dei sottotetti della Cattedrale nei quali sono state esposte 33 tele dell’artista di origine novarese Paolo Colombo che partendo dai versi del testo di San Giovanni ha creato (attraverso un lavoro durato cinque anni) una narrazione visiva dai colori accessi e dai forti contrasti. Presente all’inaugurazione, Colombo è intervenuto ringraziando la Diocesi per l’opportunità e donando il disegno preparatorio di uno dei quadri.

Tutte le opere e la riproduzione di alcuni bozzetti sono raccolti nel catalogo che sarà disponibile in mostra su offerta. Il ricavato sarà interamente devoluto a sostegno del progetto educativo che don Georges (già sacerdote della Diocesi di Casale) sta portando avanti in Togo.

Alla presentazione è intervenuto anche il sacerdote diocesano don Samuele Battistella, autore della prefazione del catalogo, che ha illustrato in modo breve ma efficace il vero significato del testo apocalittico e il suo messaggio di Speranza. A conclusione del momento di presentazione è, infine, intervenuto il vescovo ricordando le rappresentazioni dell’Apocalisse nell’arte e l’importanza di cercare di spiegare attraverso le immagini un testo così complesso.

I partecipanti sono quindi stati guidati prima lungo tutto il percorso della mostra potendo apprezzare il graduale miniato commissionato nel 1515 da Anna d’Alencon, un commento manoscritto all’Apocalisse del 1393, i ricci di pastorale raffiguranti l’Agnus Dei che si trova rappresentato anche sui rari medaglioni di cera che fino al 1965 venivano prodotti a Roma, benedetti e distribuiti dai pontefici.

La salita ai sottotetti ha permesso invece di ammirare le opere di Paolo Colombo messe in dialogo con le antiche strutture architettoniche in mattoni rossi e in pietra da cantoni della Cattedrale in un proficuo dialogo tra epoche, storia, architettura, fino al prezioso nartece.

La mostra potrà essere visitata liberamente fino al 2 luglio tutti i sabati e tutte le domeniche dalle 15.00 alle 18.00. Per i gruppi e per le scolaresche sarà possibile anche accedere in settimana previa prenotazione al 392.9388505 oppure scrivendo tramite mail ad antipodescasale@gmail.com.

FOTO. Inizio del percorso alla inaugurazione; don Battistella con Colombo, alle loro spalle l'arch. Rolfo e Chiara Mainini (f. Angelino)