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Una torta per due mostre "europee"

Al Castello di Casale

Alle sale Chagall del Castello di Casale sabato sono state inaugurate due  mostre di alto profilo  “Casale, la piazzaforte Europea del Rinascimento” e  “Che resta / Was Bleibt / Quello che rimane”.

La prima si è aperta - di fronte al modellino in terracotta della cittadella realizzato dal ceramista Piero Roggero di Ottiglio - con molti contributi.

Il sindaco Titti Palazzetti e l’assessore alla cultura Daria Carmi hanno messo in evidenza come la Cittadella di Casale fosse  stata il fulcro della storia europea del Seicento.  Hanno ringraziato i curatori e i collezionisti che, con opere assolutamente inedite, hanno contribuito ad allestire una mostra di alto livello.

Peter Assmann, direttore di Palazzo Ducale di Mantova ha poi ricordato i legami con  Casale che stanno dando eccelenti risultati: “Siamo al terzo progetto congiunto... Siete non solo una città d’arte ma di grande cultura...”.

La parola ai curatori. Roberto Maestri, presidente del Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato ha fornito alcune cifre: la mostra è stata l’occasione per censire buona parte del patrimonio archivistico relativo alla Cittadella e si arriva a duecento stampe di cui cinquanta della Biblioteca Civica.

Luigi Mantovani ha presentato il patrimonio dell’Archivio Storico del Comune esposto in mostra. Tra le chicche un filmato con le 142 tavole del manoscritto del chirurgo della Cittadella Orazio Polino.

Lo storico e capo delegazione FAI di Casale Dionigi Roggero ha ricordato: “son trascorsi cinquant’anni da quando vennero esposte a palazzo Langosco alcune stampe della Cittadella a cura di Ada Peyrot in occasione della apertura del Quarto Congresso di Antichità e Arte”. Altra data storica: 1656 quando fu accolta nel Castello di Casale, proveniente da Torino per via fluviale, la regina Cristina di Svezia, per lei un ricco menù e una torta raffigurante proprio la Cittadella ed è quanto ha riproposto l’Istituto alberghiero Sergio Ronco di Trino per i numerosi  (e fortunati) presenti a quello che rimane un grande evento da  prolungare nel tempo con un catalogo.

E’ seguita la prima di una delle tante visite guidate.

Luigi Angelino

DA PALAZZO DUCALE

La seconda mostra è  stata presentata dal curatore  Peter Assmann, insieme all’architetto Antonio Giovanni Mazzeri che ha curato gli allestimenti iniziali a Mantova oggi rivisitati a Casale e due dei cinque artisti partecipanti: Laura Eckert , Sebastian Speckman.  Un progetto di importante livello internazionale anche per proseguire con entusiasmo e qualità l’energia della storica esperienza di essere stati nella topo ten delle città italiane proclamate a capitale della cultura 2020.  In questo allestimento sono esposte le  opere di cinque artisti appartenenti alla cosiddetta Nuova Scuola di Lipsia oltre a Eckert e Speckmann, Rayk Goetze, Aris Kalaizis, Annette Schröter, tutti esponenti della cosiddetta “Narrazione viva”.

Siamo in un clima post moderno ma aperto ad un affascinante  libertà creativa che porta questa generazione di artisti ad usare i linguaggi visivi con ricerche tecniche diverse ma unite da un senso di libera ricostruzione estetica dei valori plastici ed etici (pgp)

Le rassegne sono aperte sabato e domenica.