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“The essence of Water”

Inaugurazione al Castello di Casale

 

Alla manica lunga del Castello di Casale Monferrato,sabato è stata inaugurata  “The essence of Water” collettiva del gruppo d’arte Internazionale Art Moleto.

L’evento è stato presentato dal sindaco Emanuele Capra con interventi della presidente del gruppo Michelle Hold e della critica d’arte novarese Federica Mingozzi , la vernice è stata seguita da una eccellente performance musicale composta dalla pianista e compositrice Esther Flückiger su handsphere.

La mostra arriva da un precedente successo nella prestigiosa sede del Broletto di Novara, con una tematica già affrontata in mostre precedenti in particolare ne “Il sogno dell’acqua” a Palazzo Lascaris a Torino nel 2012 dove ebbi il piacere di condividere la presentazione con il prof.De Bartolomeis .

Anche in questa edizione il tema è affrontato con consapevolezza poetica ma anche coscienza della enorme importanza che ha sempre avuto l’elemento acqua sia per la vita iniziale, ma anche per quella contemporanea con un rapporto sempre più estremo tra uomo e natura. Gli artisti riescono a creare un percorso suggestivo di linguaggi differenti uniti dal dialogo tra estetica ed etica del grande rispetto per l’elemento madre della vita l’acqua. Iniziamo con le sculture plasmate nella bellezza della storia del tempo di Giovanni Bonardi, dove mito e spiritualità si fondono nel rispetto della purezza anche degli elementi naturalistici.

Nell’immagine fotografica Ilenio Celoria riverbera ricerche formali , trovando nuove dimensioni di forme nella fluidità dell’elemento nei suoi nuovi paesaggi d’acqua.

Anche nella fotografia di Anne Conway l’acqua diventa un tramite , un velo di trasparenza verso la forma ed il colore quasi disponibile a collaborare con l’artista nel modificarle casualmente. Nella Pittura di Piero Ferroglia troviamo il desiderio panico di esistere dentro l’elemento acqua, di trasformarci in energia movimento perenne tra luce e materia. Le foto materie di Roberto Goffi sono riflessioni efficaci dove l’artista studia l’imperfezione della materia per fermarla nell’assoluto. Le nuove tele di Michelle Hold sono un vortice di libertà quasi una danza cromatica su fondi luminosi dalla quale rimangono i segni gesti della scrittura poetica destinati in questo caso alla fluidità dell’elemento.

Joy Moore ci fa riflettere con splendide tele espressioniste al movimento inarrestabile dei ghiacciai dove una luce materica li attraversa nella loro ultima luce. Olav Nietzer crea una scultura ispirata dalla natura e dalle sue forme essenziali dove la linea di ricerca è una visione luce/ombra vista come un intimo dialogo con l’anima. Nina Schipoff cerca di creare emozioni con il proprio fruitore cercando intime connessioni fra umanità e natura quasi come in una visione psicoanalitica. Una grammatica pittorica che ci regala un messaggio di grande serenità è quella di Gabriela Schweizer dove una natura istintiva e luminosa diventa protagonista di messaggi cromatici personali e lirici.

La scultura di Giovanni Tamburelli è un gioco al contrario dove il paradosso di una natura denaturalizzata ci vede specchiare nell’assurdo di forme improbabili a volte ludiche ma anche infernali una metamorfosi infinita tra l’essere umano e ‘essere animale o vegetale nell’atavicità degli elementi. La pittura di Bona Tolotti è una scrittura sacra visiva dove nella sua purezza dell’elemento cromatico cerca l’armonia del silenzio assoluto che solo la natura ci regala nella sua verità formale.

Nelle sue opere Alexandra Winterberg crea una visione iconica di una natura vista attraverso materiali inusuali dove frammenti di sintesi estetica diventano una mappa formale di future iconografie.

La mostra prosegue sino al 31 agosto nei festivi sabato e domenica 10/13 15/19 .

  Piergiorgio Panelli

FOTO. Inaugurazione, intervento di MIchelle Hold che ha a fianco il sindaco Emanuele Capra (foto L. Angelino)