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Rare incisioni, brilla il Monferrato

Mostra ad Acqui, Palazzo Robellini
E' aperta ad Acqui Terme, Palazzo Robellini, piazza Levi, la mostra “Acqui e Dintorni, storia e costume, curiosità e inediti” che chiuderà il 30 agosto.
Sono esposti circa 90 soggetti riguardanti il territorio soprattutto stampe d’epoca, rare incisioni con cartine geografiche dell’allora Ducato del Monferrato (fine ‘600), Ducato Sabaudo, Principato del Piemonte, Contado di Nizza e a seguire carte del Settecento e Ottocento. Una rara incisione del 1775 riproduce la pianta del Castello di Casale Monferrato con il piano degli attacchi e le varie batterie di cannoni del 1745.
Importanti fogli di avvisi al pubblico della Camera dei Conti riportano il tariffario del passaggio del ponte sul fiume Bormida del Conte Giulio Cesare e Monsignor Paolo fratelli Leardi (22 luglio 1817): per ogni persona a piedi 5 centesimi, a cavallo 10 cent., per ogni cavallo o mulo carico 10 cent., per ogni vitello o porco grosso 5 cent., ecc.
Alcuni fogli della Polizia Generale di Alessandria che regolamentavano Alberghi, Trattorie e Osterie impongono di chiudere le porte alle ore 11 di Francia (gennaio 1820).
Altro foglio datato 1844 “I Sindaci della città di Alessandria” notificano agli individui poveri che necessitano di cure termali di produrre domanda per accedere gratuitamente, constatata la moralità e la buona condotta.
Non mancano alcune stampe in acquaforte dell’800 dei resti dell’Acquedotto Romano e il giornale “Le cento città d’Italia” con le pagine su Acqui (1893); “La Domenica del Corriere” 1925; alcuni gagliardetti originali della Gara al Pallone Elastico (1894 – 1901); una bella litografia del Doyen raffigurante Strevi (1850).
Interessanti alcuni volumi che racchiudono varie edizioni della “Gazzetta d’Acqui” (1886), il giornale “La Bollente” (1896) e infine, strano a dirsi, “Il Monferrato” (non quello di Casale) ma edito ad Acqui (1905).
Una stampa del 1894 riproduce l’inaugurazione della Ferrovia Ovada – Acqui – Asti. Una bella litografia a colori (1927) dell’illustratore LUPA (Luigi Paradisi) mette in evidenza la Bollente e le Terme di Acqui con i fanghi naturali.
Raccontano Acqui anche alcune incisioni di artisti contemporanei quali Francesco Franco, Nino Baudino, Antonio Pesce, Agostino Zaliani, Giovanni Dolcino, Karine Bongartz e Rodolfo Santero.
Il catalogo è edito da Smens – Vecchiantico a cura di Adriano Benzi e Rosalba Dolermo, testi di Gianfranco Schialvino.
Pio Carlo Barola
Orario: 10 – 12.30 / 16 – 19, chiuso il Lunedì. Tel 0144.329854 - cell. 330.470060.
FOTO. Dal catalogo pianta del Castello di Casale lungo il Po (1775)