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Monferrato Classica, Quartetto Indaco

Giovedì 30 giugno, ore 21, a Palazzo Langosco

  

A raccogliere il testimone lasciato del Trio Debussy, dopo le quattro entusiasmanti accoglienze di Alessandria, Casale, Nizza ed Acqui Terme, ad esibirsi per la seconda tappa di Monferrato Classica, dal 30 giugno al 3 luglio, attraverso le terre di Aleramo, sarà il Quartetto Indaco.

Al Trio Debussy è stato affidato il compito di scaldare l’atmosfera di Monferrato Classica. Compito che hanno assolto con grande successo. Vedere il pubblico alzarsi in piedi e chiedere a gran voce un bis, per me -racconta entusiasta Alex Leon, direttore artistico del festival- è stata la soddisfazione più grande. La musica ancora una volta ha fatto il miracolo più grande, è entrata dentro e ha tirato fuori l’anima di chi suonava per farla danzare con quella di chi ascoltava. Sono sicuro che questo piccolo miracolo sarà ripetuto dal Quartetto Indaco che seguirà le orme tracciate dal Trio Debussy.”

Seppur alla sua seconda edizione, Monferrato Classica, festival diffuso creato dal maestro Alex Leone promosso dall’Associazione H.E.R. vanta la partecipazione di grandi esecutori che con le loro interpretazioni si fanno ambasciatori di quello che è il progetto culturale di sostenibilità che sottende il festival.

Monferrato Classica è un festival sostenibile perché rappresenta attraverso la musica il massimo concetto di sostenibilità inteso come ciò che ci permette di far vivere e rivivere i territori che amiamo, in modo particolare il Monferrato, sotto tutti i punti di vista, economico, culturale, sociale e aggiungerei spirituale.” Sottolinea Graziella Boi, project manager H.E.R “Non è solo vedere e ascoltare musica, ma ascoltare un territorio, cercare di interpretare la sua nuova direzione. Durante la realizzazione del Progetto Trio Debussy, ho capito che bisogna necessariamente partire dall’arte, dalla musica in particolare è stato rigenerativo. L’impegno della HER è costante nell’attivare punto per punto il programma di Revolution Culture e a breve condivideremo i primi risultati.”

Il programma proposto dal Quartetto Indaco è un omaggio alla cultura di questa fetta di Piemonte.

Per celebrare la storia dei luoghi del Monferrato, -introducendo il programma della serata il Maestro Cosimo Carovani- il Quartetto Indaco propone una prima parte di concerto tutta italiana con brani di Rota, Sollima e estratti dall’ultimo concept album “Avalon” -songs from a lost world-. Musica fortemente ispirata dal folklore e da melodie arcaiche che i compositori hanno adoperato ed in alcuni casi proprio arrangiato nei loro lavori pur piegandoli al gusto e all’arte del loro tempo. Nella seconda parte invece, a contrasto con questo mondo antico, perfetto, nebbioso, c’è il primo quartetto di Brahms (op. 51 n. 1): pietra miliare del grande repertorio della musica da camera, questo capolavoro unisce passione e incanto, forza e dolcezza con una potenza che certo trascina.”

Contribuiscono a far crescere Monferrato Classica i Sindaci e le Amministrazioni che hanno sostenuto questo progetto come la città di Casale Monferrato:

«Musica e territorio sono un binomio indissolubile nelle nostre splendide colline – ha sottolineato l’assessore Gigliola Fracchiae il Monferrato Classica lo sta confermando con questi importanti concerti. Giovedì 30 giugno ospiteremo il Quartetto Indaco, dopo il Trio Debussy, nel cortile di Palazzo Langosco, un luogo molto importante per la cultura di Casale Monferrato, tra la Biblioteca Civica e il Museo Civico, e che saprà sicuramente accogliere al meglio di vorrà deliziarsi con la grande musica classica».