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Grana saluta don Simon Aka

Crea sua prossima destinazione.

 

Messa di rendimento di grazie, quella officiata da don Simon Aka domenica 27 luglio a Grana Monferrato in occasione della sua ultima celebrazione eucaristica nella comunità del paese monferrino.

Don Aka ha concelebrato con il diacono Franco Gaudenzi e durante l’omelia ha ringraziato tutti coloro che lo hanno non solo accompagnato, ma soprattutto coadiuvato e aiutato nel suo cammino pastorale. Un grazie particolare lo ha rivolto anche ai numerosi parrocchiani per l’affetto ricevuto.

Al termine della funzione si sono succeduti alcuni interventi volti a ringraziare il pastore che ha accompagnato il suo gregge dal 13 marzo 2022, data della sua Messa di ingresso nella parrocchia di Grana Monferrato, ma anzitutto a metterne in risalto le sue qualità di sacerdote e di uomo.

Il primo intervento è stato del diacono Gaudenzi che ha citato la celebre frase in latino “per aspera ad astra”, attraverso le asperità sino alle stelle, quale incoraggiamento per superare le eventuali difficoltà e ha quindi fatto un parallelo con il viaggio di Abramo verso la Terra Promessa, un viaggio di fede, di obbedienza e speranza, come quello intrapreso da don Simon dalla sua Costa d’Avorio.

Ma ha ricordato anche il viaggio di Abramo verso il monte per il sacrificio del figlio Isacco, una metafora per indicare il viaggio che don Simon intraprenderà verso il Sacro Monte di Crea, sua prossima destinazione.

È seguito l’intervento del sindaco Doriano Bruno che ne ha ricordato la grande disponibilità e bontà d’animo e gli fatto dono di una targa di ringraziamento e di augurio di tanta serenità a nome della Amministrazione Comunale e della popolazione tutta.

Hanno continuato due membri del Consiglio Pastorale, con Gianfranco Balliano che ha messo in risalto il grande rispetto avuto dal sacerdote non solo nei confronti delle persone, ma anche verso le tradizioni e le consuetudini di una comunità che nel cambio di sacerdote si sente sempre un po’ smarrita e che invece con il suo arrivo non si è sentita confusa, ma, anzi, presa per mano. Ha infine messo in risalto come le difficoltà che può incontrare un sacerdote “venuto da lontano” possano inesorabilmente trasformarsi in solitudine.

Ha terminato Vittorio Dessimone, presidente dell’Oftal di Casale Monferrato, oltreché consigliere parrocchiale e nel suo intervento ha fatto un riuscito parallelo tra don Felice Gatti, compianto parroco scomparso nel 1998, e don Simon, sottolineando come sia facile che un parroco si senta solo, ma come anche nella solitudine Grana abbia avuto parroci che sono rimasti nella memoria e nel cuore per i loro gesti.

E riferendosi a don Simon ha messo in risalto il suo modo di essere, come il sopportare tutto, il saper sorridere (quasi) sempre, il suo saper insegnare come il silenzio a volte parli più forte della voce grossa. Tutto ciò, ha aggiunto, ha fatto in modo che di lui si possa dire: non è la statura che fa grande un uomo, ma ciò che lascia dietro di sé e dentro agli altri.

 

Numerosi gli applausi di incoraggiamento, così come gli occhi lucidi e gli abbracci finali ad un sacerdote benvoluto da tutti i suoi parrocchiani.