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Inaugurazione dei restauri della Cappella del Paradiso

Crea, sabato 25 settembre dalle 10,30
Sabato 25 settembre avverrà la cerimonia di inaugurazione dei restauri della Cappella del Paradiso di Crea, la più bella e famosa con la sua cascata d’angeli, al culmine del Sacro Monte, patrimonio dell’umanità Unesco. Il ritrovo è fissato alle 10,30 sul sagrato della basilica per portarsi al vicino Salone San Francesco dove alle 10,45 sono previsti gli interventi di Gian Paolo Bardazza (presidente RicreareCrea), monsignor Francesco Mancinelli (rettore del Santuario mariano), Dionigi Roggero (capodelegazione del Fai), Carlo Torretta (consigliere Ente Sacri Monti Piemontesi) e (con proiezioni) dal restauratore Gian Luigi Nicola. Poi alle 12,15 salita alla Cappella del Paradiso, taglio del nastro e benedizione da parte di mons. Mancinelli.
LA STORIA
 
Il Sacro Monte di Crea è collocato su una delle più alte colline del Monferrato, nei pressi di Serralunga di Crea, in provincia di Alessandria e si snoda lungo la salita che porta al Santuario, in un bosco di querce e di frassini. Inserito nel 2003 nell’elenco dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia come patrimonio dell’umanità, il Sacro Monte di Crea è stato progettato sotto i Gonzaga, che dal 1589 hanno iniziato a ideare il progetto della costruzione delle cappelle, quando il monte era un luogo inabitato e boscoso, in cui giacevano i resti dell’insediamento abbandonato di Caldelona con la torre del Diavolo e le rovine del castello.La cappella XXIII, detta “del Paradiso”, collocata sulla sommità del colle, è indubbiamente l’esempio artistico di maggiore valore del Sacro Monte di Crea.
Il Quinto Mistero Glorioso, dell'Incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra ad opera della Trinità, viene trattato con estrema ricchezza all’interno della cappella: proveniente dall’alto, la luce conferisce profondità all’eccezionale e monumentale gruppo scultoreo che vede 175 angeli sospesi all’interno della cupola elevare la Madonna in cielo ed oltre 300 figure festanti di santi, profeti, cardinali, frati e suore sono posti all’intorno del perimetro, ad assistere al prodigio. La cappella, che risultava già citata nel 1598, è stata costruita dai canonici lateranensi con pianta circolare e tamburo superiore ed è contornata da un porticato sopraelevato, che fornisce anche accesso alla cappella, accessibile per mezzo di due gradinate realizzate nel 1703 e sostituite tra il 1886 ed il 1889. A partire dal 1604 sono state eseguite le sculture in terracotta da parte dei fiamminghi Jan e Nicolas de Wespin (detti i Tabachetti), mentre a Guglielmo Caccia (detto il Moncalvo) sono attribuite le decorazioni parietali. Nel corso dell’Ottocento furono ancora eseguite nuove statue in stucco e in gesso a corredo dei due anelli inferiori.

Nel 1889 furono restaurate le sculture da parte del savonese Antonio Brilla, fornito un nuovo pavimento, gradini interni e balaustre. Nel 1980 fu avviato un complesso lavoro di restauro, durato fino al 1995, che ha portato al recupero dell’intero complesso monumentale, degli affreschi interni e di oltre cento statue sospese. Fu inoltre operato un consolidamento statico della struttura edilizia e delle adiacenze, con il ritrovamento di una cappella interrata (Inferno?) contenente numerosi frammenti statuari cinquecenteschi in terracotta. 

Su iniziativa dell’Associazione per il restauro cappelle del Sacro Monte di Crea, nel 2018 si è avviata una lodevole progettualità per riportare la cappella ad essere pienamente fruibile da parte delle migliaia di devoti e turisti che si recano in visita, incentivando al contempo la riappropriazione culturale del bene, quale forte elemento identitario, da parte della popolazione locale.Si sono pertanto progettati e realizzati importanti lavori che hanno coinvolto il restauro del grande complesso statuario interno, partendo dalla verifica dello stato di conservazione degli strati pittorici, degli apparati plastici e dei sistemi di sospensione e vincolo delle statue.Si è poi operata un’accurata azione di pulizia e conservazione delle superfici pittoriche delle statue e delle superfici parietali, che hanno consentito di approfondire la conoscenza sugli importanti beni artistici, anche grazie ad un complesso sistema di impalcature che è stato montato all’interno della cappella. Si è poi operata un’accurata azione di pulizia e conservazione delle superfici pittoriche delle statue e delle superfici parietali, che hanno consentito di approfondire la conoscenza sugli importanti beni artistici, anche grazie ad un complesso sistema di impalcature che è stato montato all’interno della cappella. 

L’intervento sull’ambiente interno è stato completato con il restauro delle balaustre in stucco che accompagnano la gradinata di accesso e dell’altare ligneo. Anche la struttura architettonica è stata interessata dai lavori di riqualificazione, con il rifacimento delle coperture ed il ripristino delle superfici parietali. È stata inoltre operata la pulizia ed il ripristino della pavimentazione del portico e del portone di ingresso in ferro. Le scalinate laterali sono state consolidate e ripristinate, così come è anche stata sistemata la scoscesa parete di sostegno inferiore in conci di pietra irregolari, presumibilmente ultimo residuo della preesistente torre del castello. All’esterno, anche al fine di consentire la visita del sito in sicurezza, si è eseguita una pavimentazione di contorno alla cappella, con lastre di pietra tufacea, ed il ripristino dei percorsi pedonali. L’iniziativa, coordinata dall’Associazione per il restauro cappelle del Sacro Monte di Crea, ha trovato sostegno da parte della Compagnia di San Paolo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, dei vari Lions Club del Monferrato. Inoltre grazie all'impegno di Ricreare per Crea 17.833 sono stati i voti a favore di Crea nel referendum per i Luoghi del Cuore FAI e questo ha portato con Intesa San Paolo a un contributo di 14 mila euro.
 FOTO. Bardazza e Gian Nicola in Paradiso a un sopralluogo ai restauri (F. Luigi Angelino, 2019)