Notizia »
La mostra su Sergio Leone

Visitabile fino al 10 luglio al Castello- Curatori Mauro Galfrè e Bruna Borla
Non si è ancora spento l’eco della grande kermesse di Casale Comics & Games 2022 che ha registrato un’affluenza record di visitatori da tutto il nord Italia, che già si riparla di cinema western con il proseguo della suggestiva mostra “Il Mito di Sergio Leone” che era inserita nella manifestazione.
La mostra, creata e curata dall’artista e collezionista Mauro Galfrè e da Bruna Borla, omaggia il padre indiscusso del western all’italiana e prosegue adesso il suo cammino in autonomia per altri tre week end. Dopo due edizioni di successo nel 2009 e 2014, è ora riproposta in una nuova e più ricca veste. In questo modo si vuole ricordare il grande regista che pur operando a Roma ha avuto importanti legami con il nostro Piemonte. Il padre di Leone infatti, noto regista del cinema muto con lo pseudonimo di Roberto Roberti, iniziò la carriera proprio a Torino con L'Aquila Film, negli anni '20. Inoltre uno dei collaboratori di Leone è stato il piemontese Carlo Leva, amico personale di Galfrè, che lavorò nei western del regista come aiuto dello scenografo Carlo Simi. L'esposizione presenta un esaustivo percorso con numerosi pannelli esplicativi che illustrano l'opera del regista attraverso documenti, didascalie, immagini dei film e dei set spagnoli.
In visione riviste, fumetti, libri rari e biografie del regista, dei suoi attori e trattati sul western all'italiana. Si potranno inoltre ammirare manichini in costume, selle, riproduzioni di Colt e Winchester, cinturoni e curiosità come l’esatta replica dell’abito della Cardinale in C’era una volta il west, confezionato dalla stilista Elisabetta Tosco e il mitico poncho di Eastwood dipinto a mano da Galfrè. Sono state ricreate alcune parti di set come l’immancabile saloon ed uno spettacolare scorcio del mitico cimitero di Sad Hill de "Il buono, il brutto, il cattivo" con la ricostruzione della famosa cassa con tanto di scheletro di Arch Stanton e i sacchi di dollari, ad opera del maestro degli effetti speciali Roberto Paparella che, insieme a Beppe Balbi, collabora con il curatore. Un’ampia sezione è dedicata a Carlo Leva, scomparso nel 2020, con alcuni suoi bozzetti preparatori del celebre cimitero di Sad Hill e disegni delle città western che furono usati come set dei film di Leone e di molti spaghetti western dell’epoca. I disegni di proprietà degli eredi Leva, che hanno autorizzato la loro esposizione, sono tutti firmati da Carlo Leva che all’epoca li ha realizzati, tra il 1964 e il1968, su richiesta e sotto la direzione e supervisione dello scenografo, costumista ed arredatore Carlo Simi.
In seguito Leva ha lavorato come scenografo con Dario Argento e molti altri celebri registi italiani e stranieri. Manifesti, locandine e dischi originali con le celebri colonne sonore di Ennio Morricone, autografati dal compositore, faranno da cornice al tutto. Infine Galfrè espone una serie di tavole a colori, da lui realizzate, dei famosi personaggi leoniani. A vegliare su tutto le sagome dei mitici pistoleri il Biondo, Tuco, Sentenza che sfideranno il pubblico con le loro colt ma faranno volentieri un selfie con i visitatori.
La mostra su Sergio Leone, sarà visitabile, ad entrata libera, nel Castello di Casale Monferrato fino al 10 luglio. Orari: Sabato e Domenica 10-13/15-19.
FOTO. Tra Galfrè e Borla, Daniela Balbi, che ha impersonato Jill di 'C'era una volta il west'