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Al via l’inchiesta diocesana sulla santità di Mons. Moietta

Sessione di apertura del procedimento sabato all'ex Seminario vescovile di Nicastro - Postulatore don Marco Mastroianni
Nella giornata di sabato 17 febbraio ha avuto luogo a Lamezia Terme (Catanzaro) la cerimonia di insediamento del Tribunale diocesano per l’inchiesta sulla vita, le virtù, la fama di santità e di segni di mons. Vittorio Moietta, già Vescovo di Nicastro (ora Lamezia Terme) dal 1961 al 1963, proveniente dalla Diocesi di Casale Monferrato.
La sessione di apertura si è svolta nel salone “San Giovanni Paolo II” posto nell’ex Seminario vescovile di Nicastro (dal 1968 Lamezia Terme). Alla presenza di un folto pubblico, dopo la recita dei Vespri, sono stati letti le corrispondenze e i rescritti intercorsi con il Dicastero delle Cause dei Santi di Roma, che hanno fatto da preludio all’apertura dell’inchiesta avviata nel mese di luglio dello scorso anno dal Vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi.
Presenti, oltre all’Ordinario, gli altri componenti del Tribunale al quale è stato affidato l’iter processuale: il postulatore don Marco Mastroianni, il delegato episcopale mons. Tommaso Buccafurni, il promotore di giustizia don Gigi Iuliano ed il notaio Gianfranco Fiorenza.
Gli stessi hanno pronunciato assieme allo stesso Vescovo il giuramento di rito secondo la formula «de munere bene adimplendo et de secreto serbando», ovverossia di svolgere bene il compito e di mantenerlo segreto. Verbalizzante è stato il vice-cancelliere vescovile don Adamo Castagnaro.
Si è trattato di un avvenimento storico per la Diocesi di Nicastro - Lamezia Terme, che mai prima d’ora ha annoverato un Servo di Dio, qual è stato appunto proclamato mons. Moietta il 26 novembre scorso a seguito del nullaosta da parte della Santa Sede per l’avvio dell’anzidetta inchiesta.
In conclusione della cerimonia, il Vescovo di Lamezia ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa che ci si augura possa approdare in porto nel più breve tempo possibile. L’elevazione agli onori degli altari di mons. Moietta — secondo mons. Parisi — rafforzerebbe l’unità tra clero e fedeli rappresentando al tempo stesso un momento di elevata grazia, non solo per la Diocesi di Lamezia, ma anche per quella casalese.
Il presule ha, infine, ringraziato il suo omologo mons. Gianni Sacchi per l’appoggio ed il sostegno offerto all’inchiesta, che potrà contare sulla collaborazione dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Casale Monferrato.
Durante la cerimonia è stato distribuito un’immaginetta del Servo di Dio Vittorio Moietta, con sul retro pubblicata la preghiera d’intercessione composta da mons. Parisi (vedi dopo firma)
Massimo Iannicelli
foto di di Marcello Rochira durante l'apertura del procedimento di inchiesta
Preghiera per chiedere l’intercessione del Servo di Dio Vittorio Moietta
Padre misericordioso e fedele,
accogli l'espressione della nostra riconoscenza
per i semi di grazia
che hai sparso con abbondanza
nei solchi della Chiesa
lungo i secoli della sua storia
e accetta la gioia della nostra gratitudine
per averci donato
il servo di Dio Vittorio Moietta:
vescovo appassionato del Vangelo e della missione,
prossimo ai poveri e agli ultimi,
testimone di una spiritualità incarnata nella storia
e di una fede semplice e sicura, anche nell'ora della prova,
modello di pastore fedele a Dio e attento all'uomo.
A Te, o Padre, eleviamo la nostra preghiera
perché la Tua volontà di bene si compia,
continuando a fecondare
i desideri e le aspirazioni del Tuo popolo,
e perché, per l'intercessione di Monsignor Moietta,
sia esaudita la grazia che Ti chiediamo...
fiduciosi che egli possa essere presto
annoverato nel numero dei Tuoi santi.
Eterno Padre, Dio uno e trino,
fonte e modello di comunione,
Te lo chiediamo nella forza del Tuo Spirito di amore
per Cristo Gesù nostro fratello e Signore.
Amen.
† Serafino Parisi, vescovo