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Siracusa: Parco Archeologico
Azzaro, guida appassionata - Il Prefetto per Caravaggio - Bonaviri
La nave della crociera Porti Insoliti fa scalo a Catania; il nostro gruppo con una oretta di bus va a Siracusa e punta al Parco Archeologico le cui star sono Orecchio di Dionisio e Teatro Greco la soprastante area del Ninfeo, con la Via dei Sepolcri, l’area del Santuario di Apollo, l’ara di Ierone, l’anfiteatro Romano, un’ampia area di latomie (cave) tra cui appunto la Latomia del Paradiso con l'Orecchio di Dionisio. Siamo nella terra di Archimede, sottolinea con voce robusta la guida Giovanni Azzaro (bravo e appassionato).
Il teatro sulle pendici sul lato sud del colle è sicuramente tra i più famosi del mondo.
Siamo nella terra di Archimede.
Curiosità: una signora con una lunga affisione tutela il suo diritto ad alimentare la colonia archeo-felina del sito.
Nota: in molti punti l'erba (ma quando la sfalciano?) sta aggredendo gli antichi reperti.
Pazienza, puntiamo al centro il nucleo originario e centro storico della città, Ortigia, rappresenta oggi la parte più suggestiva di Siracusa a cui è collegata da tre ponti.
Sin dai tempi più antichi, l’isola venne considerata un luogo adatto agli insediamenti in quanto ricca di sorgenti, come la Fonte Aretusa. In questa fonte, che si trova a pochi metri dal mare, cresce un papireto spontaneo, l’unico in Europa insieme a quello di Fiume Fiumefreddo. Vedremo il tutto a fine tour (quasi fine, perchè ci aspetta una lunga camminata verso il bus).
Sin dai tempi più antichi, l’isola venne considerata un luogo adatto agli insediamenti in quanto ricca di sorgenti, come la Fonte Aretusa. In questa fonte, che si trova a pochi metri dal mare, cresce un papireto spontaneo, l’unico in Europa insieme a quello di Fiume Fiumefreddo. Vedremo il tutto a fine tour (quasi fine, perchè ci aspetta una lunga camminata verso il bus).
Torniamo al centro; primo stop al Tempio di Apollo, questo ben tenuto. Subito dopo occhieggio in una galleria d'arte le ceramiche di Stefania Pennacchio (belle).
Raggiungiamo la cattedrale attraverso le strette vie del quartiere arabo, così la visione della piazza accresce la sua grandiosità.
Intitolata alla Natività di Maria Santissima la chiesa sorge sulla parte elevata dell'isola di Ortigia, incorporando quello che fu il principale tempio sacro in stile dorico della polis di Syrakousai, dedicato ad Atena e convertito in chiesa con l'avvento del cristianesimo. Decisamente insolito leggere l'inglobarsi delle grandi colonne nella struttura (e sotto fotografiamo una disegnatrice dal volto bellissimo).
Fuori tour entriamo nella vicina chiesa di Santa Lucia per vedere sull'altare Il Seppellimento di santa Lucia, dipinto di Caravaggio, a olio su tela ( 408x300 cm). Vorremmo fare una foto, il custode dice che ci vuole il permesso del prefetto.
Poi il ritorno pedibus e bus attraverso la piana di Catania, un pensiero all'amico Pucci Giuffrida (uniti dal romanzo La ragazza di Casal Monferrato, di Giuseppe Peppino Bonaviri lo scrittore e poeta di Mineo e dallo splendido suo vino dell'Etna, Al Cantara). Altra unione: vicino a Siracusa la frazione Cassibile dove si firmò l'Armistizio e il gen. Castellano era accompagnato dal monccalvese Montanari.
l. angelino
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