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“Nel segno di Enrico visioni Empriche”

Domenica 28 alla “Cantinetta Resort” di Mombello

 

Nel contesto del centenario della nascita del maestro Enrico Colombotto Rosso (Torino 1925-Casale Monferrato 2013) nasce l’esigenza di ricordare uno degli ultimi grandi surrealisti storici Italiani attraverso l’omaggio di alcuni artisti, che lo hanno frequentato o apprezzato, in un percorso visivo progettato e curato dal collezionista Roberto Imarisio e dal critico ed artista Piergiorgio Panelli nel meraviglioso anfiteatro della “Cantinetta Resort” di Mombello, in via Roma 64 a Mombello Monferrato. Domenica 28 settembre alle 16,00 verrà inaugurato il progetto “nel segno di Enrico , Visioni Empiriche”.

Interverrà il Prof. Davide Sandalo per ricordare il maestro, con letture ed omaggio poetico della poetessa artista e performer Iris Devasini, ci sarà inoltre un omaggio musicale della cantautrice Rosella Zanini.

I Sei artisti scelti per la loro qualità e stima con il maestro Enrico Colombotto Rosso hanno creato un omaggio visivo che rimarrà nel tempo sul grande muro dell’anfiteatro e sono: Camillo Francia, Giovanni Bonardi, Max Ramezzana, Piergiorgio Panelli, Giovanni Tamburelli, Giorgio Grosso. Un progetto che proseguirà nel tempo per ricordare il segno e le tematiche di uno dei più grandi maestri surrealisti che è vissuto e creato anche nel territorio monferrino. Nel linguaggio del Maestro troviamo le grandi tematiche della metamorfosi, di una misteriosa visione empirica del tempo attraverso la deformazione del buio e della luce in una personalissima percezione del tempo e della forma, straordinaria ed unica, che attraversa ogni superficie penetrando in un’umanità alla ricerca essenziale della verità. In questa eterna ricerca tra bene e male, tra vita e morte, l’artista ha trovato la sua estetica assoluta con la creazione di un segno unico che palesa ogni essere ed il suo opposto, in una realtà che non si ferma al piano razionale, ma lo oltrepassa e sconfina nel sogno a più livelli, per attraversare l’inconscio e lasciarsi andare oltre, osando là dove solo gli artisti più coraggiosi sanno vedere, quasi in una meditazione creativa tra cielo e terra, tra l’essere e il non essere.

Piergiorgio Panelli