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"Fin’ Amors” autore Ermanno Ronco
ci riporta nel Monferrato del 1200: Lucedio, Rocca delle Donne, Mombello, Pontestura....
Abra Books ha pubblicato “Fin’ Amors” autore Ermanno Ronco. “Fin’ Amors”, è l’amor cortese in Occitano, un amore ideale che comporta rispetto e ammirazione verso la sublimata donna amata.
L’autore è nato a Mombello nel 1956 ed è scomparso nel 2019. L’avevamo conosciuto per la recensione di un suo libro sul capitano Orlandi che poi era suo padre Rinaldo Ronco, famoso comandante partigiano e girammo da Mombello mezza Valle Cerrina rendendoci conto già allora di trovarci di fronte a un appassionato di storia soprattutto del Monferrato.
E questo libro è la storia, nel senso che siamo calati in diretta nel 1200, per contestualizzare quando Bonifacio I Marchese del Monferrato (1150-1207, terzogenito di Guglielmo V) è chiamato a sostituire Teobaldo di Champagne alla guida della Quarta Crociata (detta “deviata” con relativa scomunica del Papa). Ma quello che ci preme sottolineare, da inguaribile amanti della storia, è appunto la bravura di Ronco nel sapere ricreare l’epoca.
Tutto ruota attorno ai ricordi di “Anonimo” (direi lo stesso autore) a Venezia con Bonifacio in attesa della partenza, come brilla il viaggio in percorsi non facili ma ben ricostruiti.
Alla ricerca di se stesso, abbandonata già da tempo Tolosa, sua città natale, intraprende il cammino verso le terre del Monferrato, suo compagno occasionale è il trovatore Gaucelm Faidit (personaggio storico nato nel 1170), che, lo sveliamo subito, lo coinvolge nell’indagine su un misterioso delitto e lo introduce all’arte trobadorica (gli incipit di ogni capitolo sono in occitano di noti trovatori, non manca il più famoso della corte monferrina: Rambaldo di Vaqueiras).
In ogni caso prima arriva alla abbazia di Santa Maria di Lucedio, cistercense fondata nel 1123, vede che vi stan costruendo la torre-campanile ottagonale, ecco il percorso sulla nota Via Francigena e su quella meno nota Liburnasca (da Livorno Ferraris, un raccordo Torino-Vercelli) e troviamo le citazioni di Montarolo e Palazzolo.
Ma largo spazio è lasciato al vicino convento di Rocca delle Donne dove domina come badessa Adelasia sorella di Guglielmo (è storia) in lite con Fruttuaria (è sempre storia), a un nostro Viaggio d’autore (uno sperone sul Po…) venimmo colpiti dalle antiche massicce strutture quasi militari, lo stesso capita a Ronco...
Da qui nel libro si va passando il Po su un traghetto a Mombello dove si vive sia nell’attesa di Bonifacio (aveva un suo bel castello, era corte cosiddetta itinerante) che di un certamen una gara poetica per Kalendamaya. Si va pure per Ilengo e Zenevreto anche a Pontestura (castello marchionale lungo il Po, il giallo continua con la scoperta di un annegato...). Nei ricordi ancora largo spazio a Corrado del Monferrato,.... L.A.
NOTA Il testo completo su Il Monferrato cartaceo in edicolo domani martedì, nella foto l'incontro (2012) a Mombello con Ermanno Ronco (foto Angelino)