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Federico Villa alla Filarmonica

«Un popolo di statue. Dal paesaggio italiano al “giardino” di Casale».

Salone d’onore di Palazzo Treville gremito martedì per l’incontro organizzato dal Garden Club Società Orticola in collaborazione con l’Accademia Filarmonica di Casale, presieduta da Serena Monina, con lo storico dell’arte e docente universitario Giovanni Carlo Federico Villa, direttore a Torino di Palazzo Madama e Museo Civico di Arte Moderna.

Presentato dalla presidente dell’Orticola Roberta Ricolfi, l’illustre oratore ha parlato di «Un popolo di statue. Dal paesaggio italiano al “giardino” di Casale». Un interessante e originale viaggio virtuale nel patrimonio monumentale, inteso come chiave di lettura delle città italiane, con particolare attenzione alla statuaria casalese in rapporto a quella torinese.

Sono così apparsi i monumenti dedicati alla Difesa di Casale, ai Caduti di Bistolfi e ai principali protagonisti della vita cittadina: Lanza, Mellana, Rattazzi e Canina, oltre alla splendida statua equestre di Carlo Alberto, col braccio alzato in segno di benevolenza come quella romana di Marco Aurelio. Una realtà diversa da quella di Torino proiettata nella costruzione dell’immaginario della capitale e dell’idea di nazione, a partire dai fondatori della dinastia sabauda: da Emanuele Filiberto, protagonista della battaglia di San Quintino e artefice del trasferimento della capitale a Torino, a Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II, cui si aggiungono i santi sociali e i protagonisti della scienza e della tecnica, tra cui il casalese Ascanio Sobrero e Galileo Ferraris.

In conclusione, prima del firmacopie, Villa si è soffermato sui monumenti recenti, alcuni bizzarri e curiosi, per ribadire con fermezza ai sensi degli articoli 9 e 118 della nostra Costituzione e della Convenzione di Faro, il diritto al patrimonio culturale e l’importanza della sua conservazione.

Dionigi Roggero

FOTO. Villa con le presidenti di Orticola e Filarmonica