Notizia »

Monferrato Classic Festival a Valle Lomellina

Domenica 5 marzo, ore 17,30, la pianista Lilia Yakushin - Soddisfazione del sindaco Bertassi - I quadri di Enrica Rossi e Gianni Negri
Riprendono domenica alle 17,30  i concerti del Monferrato Classic Festival dopo la pausa invernale. Direttore artistico Sabrina Lanzi.
E riprendono con una nuova, importante,  location: Valle Lomellina, 21 km da Casale via Candia. Si è ospiti della sala polifunzionale A. Savini dalla bella volta lignea in piazza Corte Granda (non ci sono problemi di parcheggio). Sindaco è Roberto Bertassi, avvocato, eletto lo scorso anno (a 46 anni) per la lista civica 'Valle riparte'; lavora in Comune a Casale. E’ giustamente soddisfatto della rassegna che porta quattro concerti nel suo Comune (2.100 abitanti): “E’ una iniziativa cui abbiamo aderito volentieri sia per valorizzare giovani concertisti che ampliare l’offerta culturale in zona. Da aggiungere la promozione al collegamento Lomellina-Monferrato, una sinergia che aiuta i due territori già uniti da molte cose, in primis le scuole. Colgo l’occasione per ringraziare l’assessore alla cultura Matteo Barbieri"
  
Tornando al concerto, ad esibirsi in questo primo appuntamento sarà la pianista Lilia Yakushin, interprete particolarmente amata dal  pubblico del MCF . Si è infatti già esibita nelle scorse edizioni ottenendo grande successo, sia in duo che soprattutto come solista.
Aprirà il concerto la Sonata K 332 di W.A. Mozart, detta " Parigina". Colpisce da subito l intensità e l enigmatico fascino che scorre in queste pagine, portando l esecutore a creare sin dalle prime battute un particolare clima emotivo. La Sonata in Fa Maggiore si compone di tre movimenti, Allegro, Adagio e Assai Allegro. Sono pagine magiche , caratterizzate dalla grande ricchezza di materiale armonico e di fraseggio tipiche dell'autore. Dopo la riflessiva pausa dello stupefacente Adagio, la Sonata si conclude con un ironico ed irresistibile finale.
Il secondo brano in programma è di R.Schumann: gli Studi sinfonici op 13. 
Composti nel 1837, caratterizzati da grandi possibilità di colore tanto da poter essere paragonati ad un brano orchestrale. Il pianoforte dunque può realizzare ciò che fa un'orchestra , la sonorità limpida e ricca di macchie di colore precede ciò che avverrà anni dopo con la tecnica compositiva di Ravel. Schumann, con questo brano, si affianca ai grandi pianisti Chopin e Liszt sviluppando una tecnica pianistica rivoluzionaria.  
Lilia Yakushin inizia lo studio del pianoforte a livello amatoriale con i Maestri Roberto Lizzio, Sara Marchetti e Luisella Ginanni. Nel 2015 intraprende gli studi di pianoforte con il prof. Gianfranco Carlascio, presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova dal 2018 a 2020. Poi prosegue gli studi sotto la guida del prof. Daniele Fredianelli, con cui frequenta attualmente il terzo anno dei Corsi Accademici di Primo Livello.
Nel 2018 ha conseguito l’Esame di Stato e il Baccalaureato in lingua francese (Esabac) presso il Liceo Linguistico E. Montale di Genova, entrambi con il massimo dei voti.
Nel proprio conservatorio, collabora attivamente come pianista accompagnatrice e studia con passione il repertorio vocale e cameristico sotto la guida dei maestri Giovanni Lippi, Francesco Paolone e Leonardo Nicassio.
Ha vinto diversi premi e borse di studio in concorsi pianistici sia esterni che interni al Conservatorio. Si è esibita in diverse sedi, tra cui il Monastero delle Clarisse per l’Associazione Amici di Paganini, il Museo di Sant’Agostino per l’associazione Amici del Teatro Carlo Felice e del Conservatorio Niccolò Paganini, l’Oratorio dei Santi Nazario e Celso, Villa Durazzo a Santa Margherita e il Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova.
Nel 2019 si è inoltre esibita presso i Musei Vaticani di Roma in duo con la violoncellista Carola Puppo nell’ambito della rassegna Museidisera.
Ancorra un'aggiunta: i concerti sono impreziositi dalle opere di artisti invitati dalla critica Maria Grazia Dapuzzo; durante le prime due domeniche di marzo si potranno ammirare i quadri dei coniugi Enrica Rossi Gianni Negri, di Pecetto, presenti nella mostra dell'anno scorso in Piovera «Fossili Moderni 2022».
Luigi Angelino
 
FOTO: Lilia Yakushin