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“Scene di Strada” (spaccati di vita in epoca barocca)

Bamboccianti in una bella mostra inaugurata a l Museo di Moncalvo - Prolusione di Giuliana Bussola

 Moncalvo sarà la più piccola città d’Italia come recita anche dalle cartoline ma in rapporto ai suoi abitanti ha sempre fatto un grande lavoro per farsi conoscere e lo provano i turisti; da tempo si accentua la proposta culturale anche se-questo lo diciamo noi- con 50 mila euro annui stanziati dal Commune  si “lotta” ma sono in arrivo e confermati questo lo dice il vice sindaco Andrea Giroldo, 1,8 milioni di Euro dal PNRR (e ne gioverà subito la zona polo museale).  Preambolo per lodare l’ennesima iniziativa inaugurata sabato pomeriggio grazie ad Aleramo Onlus a quello che si chiama ora Il Museo Civico di Moncalvo: l’esposizione “Scene di Strada” (spaccati di vita in epoca barocca) che rimanda alla “Scuola dei Bamboccianti”; genesi dal bel catalogo della mostra: siamo nel 1630 a Roma e chi apre la strada al nuovo genere di pittura è Peter Van Laer detto ”Il Bamboccio”.

Torniamo a Moncalvo , alla inaugurazione al Museo, con il saluto del vice sindaco, l’introduzione  di Maria Rita Mottola (Aleramo Onlus) il confronto tra  Anastasia Talana e Letizia Tuero Huanchaurari (capaci di far evocare pure il profumo che potevano evocare le scene dei quadri). 

Ma veramente di livello è stata la prolusione pittore per pittore in esposizione di Giuliana Bussola; alcuni esponenti: Domenico Olivero nato a Torino nel 1869 “testimone e interprete del Settecento piemontese”; il suo allievo Michele Graneri (Torino 1708) il che ci permette di ricordare che il Museo di Casale ha quattro Graneri e a suo tempo uno un ‘Venditore di Almanacchi’ (sembrava uno strillone) fu restaurato col contributo de Il Monferrato. Poi Francesco Antoniani documentato al servizio dei Savoia a partire dal 1743 (cartoni per arazzi, architetture antiche, scene di battaglie), restano le sue sovraporte a palazzo Reale e a palazzo Chiablese. Quindi Claude Vernet (Avignone 1714) attivo tra Roma e Parigi (in mostra appare scenograficamente ‘La tempesta’ una bella acquaforte), Abramo Ignazio Bolckman (Torino 1704 - Parigi 1772) figlio di un pittore olandese “in molte delle sue opere gli stilemi dei bamboccianti piemontesi: lavoratori addetti alle faccende quotidiane come arrotino o macellaio....”. Citazione per Franz Cipper (Giacomo Francesco, Il Todeschino, 1664-1736) autore di vivaci scene popolaresche,  che noi, forti di tour nelle chiese diocesane, ricordiamo per un ciclo di sei quadri alla  Madonna degli Angeli di Frassineto, bella riscoperta nella mostra casalese “Da Musso a Guala”.  

L’esposizione (apprezzabile anche didascalicamente) sarà visitabile da domenica 6 agosto fino al 1° ottobre ogni sabato e domenica dalle 10 alle 18 (e in settimana per gruppi previa prenotazione al numero telefonico 351 9493084 o a info@aleramonlus.it).

Luigi Angelino

 

FOTO. Alla inaugurazione sabato al Museo di Noncalvo (f. ellea)