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Riprese al Castello di Giarole

Del docufilm “Bartolomea Carletti, la venerabile serva di Dio”
Domenica 19 marzo dalle 14.45 alle 15.30 la Victor Vegan Productions -ottenuta la disponibilità del conte Giose Sannazzaro Natta- fara' una scena in costume d'epoca nel cortile del castello Sannazzaro in via Roma 5 a Giarole.
Da aggiungere che il Castello domenica è interessato alla visite guidate nell'ambito di Castelli Aperti.
 
PER SAPERNE DI PIU' 

Victor Vegan, attore e regista chivassese dai molteplici interessi, abbandona per un momento i suoi studi sulla storia del calcio italiano e internazionale, per i quali ha ottenuto molteplici riconoscimenti, e prende in considerazione un personaggio della sua città: la Beata Bartolomea Carletti, Vergine clarissa.

La città di Chivasso annovera infatti il caso di due Beati legati fra loro da parentela: il Beato Angelo (Antonio, prima di abbracciare la vita consacrata) Carletti, Sacerdote dell'Ordine dei Minori, nato a Chivasso, intorno al 1411 e morto a Cuneo nel convento di Sant'Antonio, l’11 aprile 1495.

La Beata Bartolomea Carletti nacque a Chivasso, in diocesi di Ivrea, tra il 1425 e il 1435. Suo padre Martino era fratello del beato Angelo Carletti. Su consiglio del celebre zio, indossò l’abito di terziaria francescana, dedicandosi a una vita di preghiera e di assistenza ai bisognosi e dando vita a una fiorente comunità di Terziarie. Nel 1486 ottenne dal cugino il permesso di erigere in Chivasso un vero e proprio cenobio, che nel 1505 fu approvato come regolare monastero di sorelle di Santa Chiara o Clarisse. Morì in tarda età nel dicembre 1508.

Fu sepolta a spese della comunità di Chivasso nella sacrestia della chiesa di San Bernardino, e fu subito onorata con il titolo di Beata sia dai concittadini sia dall’ordine francescano. In seguito, il suo corpo incorrotto fu posto nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, sotto l’altare maggiore. Dal 1801 riposa nel duomo cittadino.

Questo personaggio ha destato l’attenzione di Victor Vegan, il quale ha dichiarato in passato: «Fare un film sulla vita della Beata Bartolomea Carletti è un’idea che ho da tempo e spero di riuscire anche in questo partendo da fonti pochissime, preghiere e meditazioni che mi aiutano ad intuizioni per la sua figura. Essa riposa nella chiesa del Duomo di Chivasso, e di lei non si è mai raccontata la sua storia vera.

Festeggiamo il patrono, il cugino “germano” Beat’Angelo Carletti, com’è scritto nell’unico libretto su di lei del Can. Benedetto Coda, ma lei era molto più brava; una donna che aiutava i poveri, la quale, nonostante l’Inquisizione, aiutava tutti a prescindere dalla fede religiosa. Il cugino invece con la Summa Angelica, non è sempre stato apprezzato dal mondo non cattolico».

Questo progetto si sta ora concretizzando in un docufilm dal titolo provvisorio “Bartolomea Carletti, la venerabile serva di Dio”, che si svilupperà in un unico episodio, ambientato nel XV secolo. Come sempre, Victor, oltre alla regia, si occuperà della sceneggiatura, delle riprese, del montaggio, della parte musicale. "Bartolomea: la venerabile serva di Dio" sarà prodotto dalla Victor Vegan Productions.

Le riprese termineranno a fine aprile